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OJS

Mimesis supports self-archiving. Authors of journal paper are encouraged to deposit the published version in their institutional repository or any suitable subject repository on publication.

Revistas

  • Margins/Marges/Margini

  • Aisthesis

    Founded in 2008 by Fabrizio Desideri and Giovanni Matteucci, «Aisthesis. Pratiche, linguaggi e saperi dell’estetico» is a peer-reviewed Open Access Journal whose focal aim is to promote interdisciplinary and transcultural research and debate in Aesthetics and the arts. Transcending traditional subject boundaries and understanding the notion of "aesthetic" as a pervasive component of human cultures and life forms, Aisthesis innovatively integrates a major focus on the intersection between aesthetics and the contemporary sciences (biology, psychology, neurosciences) with an in-depth interest in the history of the discipline, its leading classics and great metaphysical questions.
    While adopting a renewed conception of aesthetics as the privileged point of view of its publications, "Aisthesis" nevertheless gladly accepts proposals for collaboration relating to the entire spectrum of philosophical research, without disciplinary limitations.

  • Quaderni del Liceo Parini

    Quaderni del Liceo Parini è una rivista interdisciplinare che desidera accogliere interventi di tipo scientifico, per offrire un contributo all’aggiornamento professionale e disciplinare dei docenti di scuola secondaria di secondo grado. Essa si costituisce come spazio di discussione tra i docenti del Liceo Parini, che desiderano rinnovare con una nuova serie la rivista fondata nel 1964, e si apre a docenti, studiosi e professionisti esterni al collegio dei docenti del Liceo.


    La rivista, soggetta a revisione tra pari e con cadenza annuale, è aperta a contributi disciplinari con carattere di originalità e a contributi didattici che presentino tratti di innovazione metodologica. La rivista accoglie altresì recensioni di volumi di recente pubblicazione utili per la formazione dei docenti o per proposte di lettura rivolte agli studenti.

  • Oi Dialogoi

    Oi Dialogoi prende vita e nome da una iniziativa già in essere, Interpretazioni – Reti di relazioni generate da un’opera d’arte, che stringe in una rete in via di espansione diversi attori dei Conservatori di Musica e delle Università che vi partecipano: la doppia o tripla veste (docenti, studenti, dottorandi, con fluide intersezioni più frequenti di quanto si immagini), se creativamente interpretata e gestita, consente agilità senza precedenti e si pone come generatrice di nuove relazioni.


    La vera novità di Oi Dialogoi consiste difatti in un nuovo, propositivo modo di pensare e fare ricerca, che la Rivista non teorizza, ma è e mostra, nella risultanza plurale e viva delle sue voci. Ricerca che raccorda discipline varie entro performance onnicomprensive, facendo della Musica, del Suono, della Percezione l’origine o il riflesso di esperienza e di indagine; ricerca che non ignora la specializzazione ma sa rispondere a esigenze estetiche differenti, e risuonare di «connessioni divergenti, come è per l’arco e la lira», secondo le parole di Eraclito; ricerca che non abbandona l’etica, e non perde di vista il riconoscimento del merito; ricerca internazionale, e volta addirittura a superare lo steccato del concetto di nazione, aprendosi ad altro; ricerca che è ambito difficile a definirsi a priori, e che è bene mantenga, anzi, zone dal divenire non prevedibile, aperto al nuovo e all’antico, a dinamica iniziativa personale, a sorprese e scoperte. Ricerca che, quanto alle figure formate in Conservatorio, connota e ispira vocazioni assai diverse, ognuna incarnante un differente senso della ricerca stessa. Il musicologo e lo storico; il compositore e l’interprete; il didatta e l’esperto in nuove tecnologie: tutte figure non riducibili l’una all’altra né in senso esistenziale né estetico né musicale né teoretico, eppure spesso compresenti in una medesima persona, che con fantasia ne armonizza le possibilità in movimento! Senza parlare della formazione plurima nella figura del musicista (spesso anche filosofo, o ingegnere, o linguista, matematico, letterato, poeta...) e della qualità dialogante e incircoscrivibile della missione e dell’espressione sua.


    Quanto alla definizione dei termini della ricerca, cui si è tra le righe accennato: indispensabile preliminare di cui va tuttavia preservata la qualità specifica. La ricerca in campo artistico è ancora nella sua fase di scoperta, un viaggio dove i confini tra linguaggio e libertà devono essere tessuti ad ogni nuovo contributo.


    Oi Dialogoi si dirige spontaneamente e di necessità verso un nuovo umanesimo propiziato da albe sempre nuove che nonostante tutto il nostro mondo esprime ogni giorno. Eppure qualche steccato va piantato, e la Rivista si propone di farlo, in vario modo mai esaustivo, nella speranza che il metodo aperto e l’impianto di Oi Dialogoi ispirino nuove sollecitazioni e vedute.


     


    Fin dall’inizio il progetto (e successivamente anche questa rivista) è stato supportato e finanziato dal Conservatorio F.A. Bonporti di Trento e Riva del Garda; ringraziandone gli organi direttivi tutti, sottolineiamo la visione virtuosa e lungimirante dell’istituzione.

  • Antropologia pubblica

    Rivista della “Società Italiana di Antropologia Applicata” (SIAA), che riunisce studiosi del campo antropologico interessati al rapporto critico e interlocutorio, con le istituzioni e i gruppi responsabili delle decisioni e dei cambiamenti programmati nella vita sociale e culturale. I settori della possibile applicazione del sapere antropologico sono quelli noti e consueti della “contemporaneità”: le iniziative dello sviluppo e della cooperazione internazionale, la gestione del complesso problema delle migrazioni internazionali, le difficoltà della programmazione e pianificazione urbana, il rinnovamento della formazione scolastica, la riforma della salute pubblica, e così via.

  • Itinerari

  • B@belonline

    B@belonline (ISSN: 2531-8624) is an annual peer reviewed journal, fully open access, founded in 2002 with the aim of promoting discussion and dialogue within philosophy, offering the international scientific community a free space to share ideas and research.
    Its scope is to rethink the fundamental questions of philosophy, in particular those of ethics and the thought of difference.

  • Journal of Adorno Studies

    The "Adorno Studies Journal" (ASJ) was founded by Martin Shuster and Kathy Kiloh in 2011 to foster inquiry into Adorno’s thought and to make the results of this research available to the scholarly community. After having published three issues, the journal is now ready to resume operation with a different look and feel and new direction under the editorship (in alphabetical order) of Samir Gandesha, Johan F. Hartle, Antonia Hofstätter, Han-Gyeol Lie and Stefano Marino.

  • Metapsychologica - rivista di psicanalisi freudiana

    Metapsychologica is a journal established in 2019 on the initiative of the School of Freudian Psychoanalysis (SPF) with the aim of rehabilitating, revitalising and updating the Freudian project of psychoanalysis as a science of nature.

  • Quaderni materialisti

    “Quaderni materialisti” è ad un tempo una rivista di storia delle idee e di elaborazione teorica.


    Vi vengono raccolti, da una parte, contributi sulla storia del materialismo, ben sapendo che del materialismo non si dà storia nella forma lineare di una tradizione, che la storia del materialismo è storia di campi di battaglia e di progetti di emancipazione che sono stati fatti oggetto di controffensive ideologiche ma anche di torsioni dogmatiche; dall’altra contributi che propongono nuove elaborazioni all’interno del campo materialista, saggi in cui la ricostruzione storica e l’elaborazione teorica sconfinano l’una nell’altra, perché l’elaborazione teorica rende visibili nuove strade, nuove ricostruzioni storiche, e le ricostruzioni offrono nuovo materiale alla teoria.


    Infine, contributi che discutono la posizione materialista non in senso astratto e atemporale ma attraverso tutti i dibattiti e i risultati raggiunti dalla ricerca scientifica, storicizzandoli e passandoli al vaglio critico.


    Il termine “Quaderni” indica la raccolta di elaborazioni aperte e provvisorie piuttosto che sistemi definitivi e in sé conchiusi, richiamandosi in questo a una feconda tradizione che va dai Quaderni del carcere ai “Quaderni rossi” e ai “Quaderni piacentini”.


    Il materialismo ci inchioda infatti al qui ed ora della congiuntura, ci mostra gli ingranaggi del dominio e le illusioni su cui di volta in volta si regge, rendendo inaccettabile la sofferenza e lo sfruttamento.

  • I.S. MED. - Interdisciplinary Studies on the Mediterranean

    Interdisciplinary Studies on the Mediterranean

  • Studi Politici

    La rivista Studi Politici pubblica lavori originali di ricerca con una prospettiva ampia e interdisciplinare, proponendosi di diffondere conoscenze trasversali e di aprire un confronto tra studiosi di diverse impostazioni e discipline. Gli scritti proposti per la pubblicazione sono sottoposti al processo di double blind peer review.

  • TransCulturale

    TransCultural. Pasajes entre ciencias y prácticas de transformación es un lugar físico y mental en el que pueden actuar diferentes mentes en el sentido de agregaciones de ideas según Gregory Bateson.


    Vivimos en una época en la que geografías y culturas pierden sus fronteras, se redefinen y son redefinidas gracias a migrantes, artistas, nativos, extranjeros, que aportan  sus experiencias, sus historias, sus productos culturales.


    Todos vivimos en tierras de frontera y, en consecuencia, debemos pensar, actuar y educar en una tierra de frontera. Pasar de una línea fronteriza a una tierra de frontera nos hace ver de otra manera las culturas, las diferentes experiencias, los valores y las estrategias de supervivencia de quienes habitan, vigilan y atraviesan las tierras frontera. Si una línea fronteriza nos obliga a estar de un lado o de otro, en una tierra de frontera uno, en general, se encuentra en el medio, sin poder precisar de qué lado está, sintiéndose un poco aquí y un poco allá (Anzaldúa, 1987; Clifford, 2008). Por ello, debemos trabajar juntos para encontrar mejores formas de convivencia humana, formas que hasta ahora han sido ignoradas por las ideologías del multiculturalismo y el interculturalismo.


    La dimensión transcultural asigna a la alteridad un papel crucial en la construcción de la identidad, porque es capaz de promover auténticas relaciones entre culturas (frente a cualquier forma de síntesis), fomentando así una mayor capacidad de explorar la propia experiencia. Esta perspectiva nos insta a descolonizar la mente monocultural (Ngugi wa Thiong'o, 1986), a desoccidentalizar la visión del mundo (Latouche, 2002), a reescribir la historia del otro (de Certeau, 1975), pero sin caer en fáciles enfatizaciones del otro.


    En el ámbito de las ciencias sociales, la antropología, la psicopedagogía y la psiquiatría (Devereux, 1975; Ancora, 2006; Moro, 2009, Goussot, 2013), el enfoque transcultural se ha demostrado particularmente válido en las relaciones educativas y de ayuda para promover procesos de inclusión y contrarrestar cualquier forma de asimilación de las «culturas originarias» a la cultura dominante. En las tres últimas décadas, estos ámbitos de investigación e intervención han permitido derribar fronteras, acoger cambios culturales y crear espacios para construir nuevas nociones de «derecho», «salud», «convivencia» y «pertenencia». Más concretamente, en el ámbito del estudio del arte y la literatura contemporáneos (D'haen, 2012; Rosendhal Thomsen, 2008; Reichardt, 2018), con una  función igualmente decisiva en la fabricación y/o desciframiento de los procesos de contaminación cultural, surge la dimensión de la hibridación y el mestizaje como la savia de una nueva "poética de la Relación" (Glissant, 1990).


    Por tanto, hablar de una perspectiva transcultural significa situarla en una dimensión pedagógica, etnográfica, histórica, antropológica y psicológica de investigación multisituada y de análisis centrado en los cruces interdisciplinarios que hoy la fluidez de las comunicaciones pone de manifiesto. 


    La revista no puede ser sino móvil, dinámica y transversal, utilizable por quienes quieran reconocerse como «operadores de frontera» dispuestos a dar respuesta a un mundo en movimiento y a un nomadismo del pensamiento, necesario para atravesar los llamados "umbrales de competencia" que a menudo bloquean nuestro pensar/actuar. La actitud mental que se propone es similar a la del methòrios, es decir, aquel que está en la frontera: aunque mantenga la mirada en su propia región, se asoma más allá de la frontera para que su oído pueda así escuchar las razones del otro.


    En la sociedad que se está formando, no basta con atenerse únicamente a un mandato "neutro", "institucional", descuidando los cruces internos-externos que todo proceso cultural requiere y produce.


    TransCultural quiere abrirse, con una perspectiva transdisciplinar, a las aportaciones de diferentes campos del conocimiento. En esta dirección, se pondrá de relieve la trayectoria de las ideas, las prácticas educativas, las investigaciones en contextos multiculturales, las historias y las vidas de personas rápidamente condenadas al olvido en una época que parece no tener ni ganas ni tiempo para pensar e ir más allá de una visión "mercantil" de los itinerarios existenciales. 


    Somos conscientes del desafío que nos espera en estos tiempos tan difíciles, colmados de preocupaciones de diversa índole. Precisamente por ello queremos ofrecer a todos los operadores transculturales del tercer milenio un ámbito donde se pueda seguir pensando, esperando y resistiendo durante esta época de crisis.


    Consideramos la revista TransCultural como un laboratorio de ideas y experiencias, de reflexiones y testimonios, recogidos en el presente y proyectados hacia el futuro, articulados en secciones permeables.


     


    La primera: Pasajes interdisciplinarios. El motivo subyacente a esta sección de la revista se puede resumir en las palabras de Clifford Geertz: "La finalidad de la antropología es ampliar el universo del discurso humano". El propio Geertz nos ofrece una demostración ejemplar de cómo la interdisciplinariedad puede constituir el terreno privilegiado para esta ampliación. En su artículo From the native point of view, on the nature of anthropological understanding (Desde el punto de vista del nativo, sobre la naturaleza del conocimiento antropológico) (Geertz 1983) retoma dos conceptos acuñados por el psicoanalista Heinz Kohut en un contexto completamente diferente; dos modos que pueden aplicarse a varios campos disciplinarios: las dimensiones de un saber "cercano a la experiencia" (experience-near) y de un saber "lejano de la experiencia" (experience-far). El primer modo podría traducirse como "observación participante", "empatía", "dimensión transferencial inmediata", el segundo como un "trabajo de pensamiento y cultura", como "reflexión teórica" que contribuye a una comprensión más amplia de los fenómenos observados. Para Geertz, los dos modos sólo son fértiles si se fecundan mutuamente, en la clásica dialéctica entre praxis y teoría.


    Esta capacidad generativa se aplica no sólo dentro de un área disciplinaria determinada, ya que los conceptos extraídos de otra disciplina pueden enriquecer la comprensión de fenómenos que normalmente se consideran desde una cuadrícula disciplinaria diferente. La complejidad de nuestro tiempo exige un esfuerzo especial del pensamiento: sin caer en un eclecticismo superficial, se trata de compensar la tendencia a dar respuestas hiperespecializadas y la tentación de adherir ideológicamente a una determinada "iglesia" disciplinar con una apertura constitutiva que combine lo transcultural y lo interdisciplinar.


     


    La segunda: Prácticas de transformación. Esta sección pretende recoger textos, ideas, experiencias que abran el camino a un posible cambio, aquí y ahora. Imaginar el cambio y transformar el mundo son necesidades urgentes en el momento actual. Atesorar la filosofía como pensamiento de la experiencia, retomar discursos sabios olvidados en el tiempo, son métodos para ofrecer a todas y todos la posibilidad de hacer de la vida cotidiana el laboratorio donde nacen alternativas a la crisis actual. Por lo tanto, serán especialmente bienvenidas las contribuciones procedentes de puntos de observación, campos teóricos y metodológicos específicos (de la antropología transaccional a la etnografía de las migraciones, del psicoanálisis a la filosofía de la identidad, de los estudios postcoloniales a la literatura de los migrantes, hasta la pedagogía crítica y transcultural) que hayan puesto o puedan poner de relieve proyectos, trayectorias, resultados, estrategias y enfoques orientados a una reflexión crítica sobre los procesos de formación de personas y comunidades, con vistas a la formación de nuevas prácticas y profesionalidad en el ámbito de la salud y el trabajo social; a la construcción de nuevos "currículums" de formación en el ámbito de la educación. Y non podrá faltar una reflexión sobre los procesos y efectos que la traducción concreta de las políticas en este ámbito produce en las trayectorias laborales de los operadores. Se destacarán los estudios de casos, la investigación empírica en contextos educativos multiculturales, las experiencias pedagógicas presentes y pasadas.


     


    La tercera: Memorias transculturales en las prácticas artísticas y curatoriales contemporáneas. Esta sección, bajo la dirección científica de Stefano Polenta, está dedicada a las diferentes formas en que se articula la memoria transcultural en algunas prácticas artísticas contemporáneas vinculadas a experiencias de migración, exilio, diáspora, transnacionalización. Se contemplarán asímismo algunos ejemplos de proyectos curatoriales y museísticos innovadores que proponen visiones alternativas sobre las prácticas de exhibición, memorización y archivación del pasado, destacando sus conexiones con la contemporaneidad y su configuración postcolonial. Esta sección también está dedicada al examen de "estudios de caso": del cine digital al arte figurativo, de la literatura transcultural a la música, del teatro al cómic. Los testimonios y la reflexión crítica se entrelazan y proponen una visión de las complejas y estratificadas interconexiones entre los contextos culturales, geográficos, históricos, económicos y sociales de Europa y el mundo contemporáneo, con especial atención al área mediterránea, reconociendo los procesos migratorios globales y su formación histórica como un elemento imprescindible para comprender el presente.


     


    Conversaciones imposibles. Entrevistas imaginarias o reales con los "clásicos". Conversaciones imposibles con personajes y obras que han marcado los siglos pasados, pero también el presente, diálogos que fomentan el conocimiento científico. Estas son las directrices que orientarán los aportes a esta sección. Será posible conversar con Tina Modotti o Rita Levi Montalcini, con George Devereux o Rainer Maria Fassbinder, con Gloria Evangelina Anzaldúa o Paulo Freire, con Italo Calvino o Gregory Bateson, con Ernesto De Martino o Maria Montessori ...


     


    El estante de Zenódoto de Éfeso. Un libro y una película al mes.


     


    Piedras preciosas. Artículos seleccionados. Wilhelm Grimm, que se disponía a publicar la séptima edición de Kinder- und Hausmärchen (1857) (conocido en español como Los cuentos de los hermanos Grimm), ante la dificultad de establecer un origen y una línea de continuidad del cuento, utilizó la metáfora de una piedra preciosa rota cuyos pedazos esparcidos por el suelo cubierto de hierba y flores sólo pueden ser descubiertos por un ojo más penetrante que los demás. La metáfora nos vino a la mente cuando dedicamos una sección a ensayos publicados en la prensa periódica o en volúmenes colectivos que han marcado la historia cultural.


     


    Imágenes en movimiento. Álbum de fotos en composición. Retratos en blanco y negro de filósofos, artistas, científicos... herejes, rebeldes, indómitos, excomulgados, exiliados, transmutados, repudiados... Pero también de lugares/no lugares, lenguas de tierra, límites y ruptura de límites.


     


    En consonancia con la perspectiva adoptada por la revista TransCultural, consideramos fundamental el principio del multilingüismo, de modo que cada autor pueda enviar su contribución en su lengua materna, con el ánimo de compartir y mantener la originalidad de su obra (la secretaría de redacción procederá a su traducción, si fuera necesario).


     


    Alfredo Ancora - Raffaele Tumino

  • Kritik. Rivista di letteratura e critica culturale

    “Kritik. Rivista di letteratura e critica culturale” is an international peer-reviewed and open access journal (Area 10), published by the Department of Humanities of the University of Naples Suor Orsola Benincasa with the contribution of scholars and authors of various nationalities. The biannual publication aims to be a critical workshop critical focusing on the relationships that develop between literature and the other arts and sciences, as well as new trends in current studies and the transnational dimensions of literature and cultures. “Kritik. Rivista di letteratura e critica culturale” publishes contributions in various languages (Italian, English, German, French, Spanish) and contains a monographic and a miscellaneous section.

  • Gli Artisti dei Laghi

    Gli Artisti dei Laghi, rivista dell’Università degli Studi dell’Insubria, è dedicata allo studio di una precisa categoria storiografica di maestranze specializzate, provenienti da un medesimo, circoscritto, bacino territoriale: le aree vallive e subalpine comprese tra i laghi di Como, Lugano e Maggiore. Gruppi strutturati di artefici altamente specializzati nei settori edilizio, scultoreo e pittorico, organizzati su base dinastico-corporativo, che operarono dall'Alto Medio Evo fino alla Contemporaneità, estendendo il loro raggio d’azione, progressivamente, dall’Italia all’Europa, sino a nuovi contesti operativi d’oltreoceano.


     


    Gli Artisti dei Laghi, journal of the Università degli Studi dell’Insubria, is devoted to the study of a distinctive historiographical category of specialized artists, coming from the same, circumscribed, territorial basin: the valley and subalpine areas included among the lakes of Como, Lugano and Maggiore. Structured groups of masters specialized in the construction, sculptural and pictorial sectors, organized on a dynastic-corporate basis, who are documented from the High Middle Ages to the Contemporary Age, extending their range of action, progressively from Italy to Europe, up to new working contexts overseas.

  • Rivista Internazionale di Studi Leopardiani

  • Giornale di Filosofia

  • Filosofia Morale/Moral Philosophy

     


    La Sociedad Italiana de Filosofía Moral, poniendo en practica uno de sus objetivos estatutarios, ha fundado Filosofia Morale/Moral Philosophy, una nueva revista científica digital, con acceso libre y revisión anónima de los ensayos (doble ciego). 


    La revista se propone ser un espacio común de investigación, abierto a la contribución de todas las personas comprometidas con el estudio de las cuestiones éticas y capaz de promover un sentimiento de pertenencia a la comunidad científica de la filosofía moral.


    Filosofia Morale/Moral Philosophy publica Artículos, Debates y Reseñas (Articoli, Discussioni e Recensioni) en el ámbito de la filosofía moral y de las disciplinas limítrofes (política, teorética, estética, lenguaje, antropología, religión), con una perspectiva pluralista, abierta a las diferentes tradiciones de pensamiento y a los diferentes enfoques que animan la reflexión ética. La revista alberga ensayos históricos, teóricos, aplicados y interdisciplinares. Los ensayos pueden ser escritos en italiano, ingles, francés, alemán y español, siempre y cuando sean elaborados o revisados por un hablante nativo a cargo de la autora o del autor.


    Los criterios de selección son el rigor argumentativo, la originalidad de las tesis avanzadas y la precisión de la documentación, así como la equidad y el respeto de cualquier persona, también en la expresión de objeciones y criticas hacia las autoras o los autores. 


     

  • Scenari

    Rivista semestrale di filosofia contemporanea

  • Acronia

    Studi di storia dell’anarchismo e dei movimenti radicali

  • E|C

    E/C is the journal of the Italian Association for Semiotic Studies. Established in 2005 and directed by Gianfranco Marrone, E/C publishes papers about various fields of structuralist Semiotics produced by international research groups. The mission of E/C is to contribute to the advancement and dissemination of Semiotics as a theory of signification as well as a critique of the languages of contemporaneity. E/C issues are biannual. Each number is monographic and presents the results of semiotic analyses of socio-cultural phenomena such as media, use and practices of space, design, gastronomy, tourism, photography, music, or it discusses theoretical/methodological themes such as narrativity, subjectivity, passionality, aesthetics. E/C uses double blind peer review system for all articles it publishes.

  • Dialogoi. Rivista di studi comparatistici

  • Autobiografie. Ricerche, pratiche, esperienze

  • Ponti/Ponts

    Ponti/Ponts est une revue en libre accès, qui se veut un haut lieu de rendez-vous des cultures francophones: du Québec et du Canada à l’Afrique subsaharienne, de la Belgique aux Caraïbes, du Maghreb à la Suisse et au Val d’Aoste, aux autres îles francophones dispersées partout dans le monde, toute la francophonie est conviée à cette rencontre, qui en est une de connaissance, de reconnaissance, de confrontation.


    Chaque numéro de la revue, qui paraît une fois par an, présente des études critiques, parfois des textes inédits, et un vaste répertoire de notes de lecture concernant les œuvres linguistiques, littéraires, culturelles des différents espaces francophones. Les essais critiques et les textes de création sont réunis dans un dossier thématique, qui peut inclure aussi des études linguistiques; celles-ci peuvent porter en outre sur des sujets libres.


    Tous les articles soumis à Ponti / Ponts sont évalués et sélectionnés par le comité scientifique et soumis à un processus d’évaluation par les pairs faite à double insu.


     


    Numéros parus chez Mimesis (http://mimesisedizioni.it/)


    Rêves, fantômes, fantasmes, n. 14/2014


    Bars, cafés, buvettes, n. 15/2015


    Odeurs, senteurs, parfums, n. 16/2016


    Jouer avec les mots, n. 17/2017


    Fleuves, océans, ports et navires, n. 18/2018


    Univers de la radio, n. 19/2019


    Numéros parus chez d’autres maisons d’édition :


    Cisalpino (http://www.monduzzieditore.it/cisalpino)


    Enfers, n. 1/2001


    Bestiaires, n. 2/2002


    Voyages, n. 3/2003


    Astres et désastres, n. 4/2004


    Enfances, n. 5/2005


    Mariages, n. 6/2006


    Présences du mythes, n. 7/2007


    Monstres, n. 8/2008


     


    Led Edizioni  http://www.ledonline.it/index.php/Ponts/issue/archive


    Saintetés, n. 9/2009


    Hantises, n. 10/2010


    Centre-villes, villes et bidonvilles, n. 11/2011


    Pouvoirs de la parole, n. 12/2012


    Épidémies, n. 13/2013

  • Teoria e Critica della Regolazione Sociale / Theory and Criticism of Social Regulation

    The Theory and Critics of Social Regulation (TCrs) journal aims to develop a research on philosophy of law and in general on critical theory in the social sciences and philosophy. Hereafter are the most important research topics of the journal: hermeneutics, epistemology and legal aesthetics, “law and literature”, rhetoric and legal arguments, “law and humanities” and “critical studies”, bioethics and new technologies. 
    The research program is based on the necessity to critically analyze the social bond institutive processes. The hypothesis is that the study of these processes requires the elaboration of a general theory of law and institutions that should be able to surmount the nationalistic paradigm, on the basis of critical remarks on current problems, such as: symbolic forms and social bond; European identity; post-national legitimacy; forms of governance and procedural turn; crisis of regulation processes and new models of subjective identity. 

  • Aesthetica Preprint

    Aesthetica Preprint is the four-month open access journal of the Società Italiana di Estetica (SIE). The journal aims at giving an account of the aesthetic research in Italy, but it offers also relevant contributions from foreign scholars. It presents miscellaneous numbers composed of essays by various authors, single researches of a wider scope, working documents, editions of small classics, and exceptionally proceedings of conferences and seminars. The essays, all subjected to peer review, are written in Italian or English and accompanied by abstracts in English. Founded in 1983 by Luigi Russo as an instrument of the International Center of Aesthetics Studies, it has been published by Mimesis since 2017.

  • Mechane

    “Mechane” is an international journal that focuses on the question of technology, seen not only as a crucial topic for our present, but also as an essential question about the human condition as a whole. Philosophy of technology is meant as a theoretical framework that holds together different enterprises: ontology of the present, anthropology ad genealogy above all. The journal aims at being a meeting point – and an arena – where different and often disconnected traditions can confront with each other and communicate. Its purpose is to integrate different philosophical perspectives and fields of research concerning technology, in order to create an exchange with other disciplines and with hard sciences. From this standpoint, “Mechane” welcomes multidisciplinary contributes from many different research areas, such as history, anthropology and social sciences, neurosciences and psychology, engineering and linguistics. The contributions will be published in Italian, English, German, French and Spanish.

  • BACHELARD STUDIES - ÉTUDES BACHELARDIENNES - STUDI BACHELARDIANI

    Bachelard Studies is a peer-reviewed Open Access Journal whose purpose is to promote interdisciplinary research and debate in Gaston Bachelard’s philosophy and legacy. It aims at being an international forum for scholars interested in Bachelard’s thought but also in contemporary issues at the intersection between science and aesthetics. The journal encourages cross-cultural and many-sided approaches transcending boundaries between epistemology and aesthetics, but also cultural traditions.
    Bachelard Studies seeks to continue Bachelard’s dialogue across different disciplines fostering discussions, in terms of present-day perspectives on the potential contributions of Bachelard’s thought in various fields of science (physics, chemistry, mathematics, biology, medicine, psychology, neurosciences, etc.) and the humanities (literature, arts, aesthetics, ethics, sociology, anthropology, geography, religion), including interdisciplinary fields in cultural, visual, political, and environmental studies.
    The journal appears biannually, in Sprint and Autumn. It welcomes insightful academic articles and timely book reviews. Each issue includes a thematic cluster, divided into a monographic section, La lettre, devoted to the analysis of subjects strictly connected to Bachelard’s work and a thematic section, L’esprit, devoted to the actualization of his thoughts, and a miscellany. The journal is also enriched with archive documents, discussions, interviews, creative works, and critical reviews. Call for papers are regularly announced on the journal website.