Abstract
Il presente saggio intende delineare una prospettiva di ricerca filosofico-giuridica sulla fondazione antropologica del design dell’Intelligenza Artificiale (di seguito IA). In particolare, esso si prefigge di indicare quale concezione antropologica dovrebbe orientare la soluzione delle problematiche giuridiche connesse alle relazioni strumentali che si instaurano tra l’IA e i soggetti umani. Perseguendo tale obiettivo, dopo aver esaminato le principali concezioni antropologiche del nostro tempo, il consequenzialismo, il deontologismo e il giusnaturalismo, si sostiene che un’antropologia personalista, supportata da una giustificazione filosofico-dialettica, sia quella che consente di guardare all’essere umano sempre anche come fine e mai semplicemente come mezzo dei sistemi intelligenti. Nelle conclusioni, allo scopo di favorire la salvaguardia della dignità umana, si propone di riattivare un’antropologia filosofica, e più specificamente di riscoprire l’importanza della filosofia del diritto, soprattutto con riferimento alla teoria dei diritti fondamentali e alle condizioni della loro tutela.
TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.