Call for Papers

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Bachelard Studies

Etudes Bachelardiennes

Studi Bachelardiani

01/2026

Gaston Bachelard et l’estetica asiatica

 Curato da

Kuan – Min HUANG (huangkm@sinica.edu.tw) & Makoto SEKIMURA (makotosekimura@gmail.com)

 

Le ricerche comparative tra Occidente e Oriente, ultimamente sempre più attive, contribuiscono a chiarire e condividere le affinità e le corrispondenze tra queste due esperienze estetiche del mondo. Le opere di Gaston Bachelard, ampliamente diffuse in Asia, offrono una fonte di ispirazione per le riflessioni di filosofi e artisti. E tuttavia, i due versanti, quello epistemologico e quello poetico, che configurano la filosofia bachelardiana, danno luogo a una ricezione tutt’altro che simmetrica. Se il lato epistemologico è stato reso celebre in ambito francofono grazie agli scritti di filosofi come Althusser, Foucault, Serres, ed altri in Asia, la sua poetica non è annoverata tra le componenti della French Theory. Ciononostante, è possibile intravedere nella poetica bachelardiana un approccio più aperto e accessibile, in grado di animare un certo dialogo interculturale o transculturale in ambito estetico.

Lungi dall’essere un’invenzione filosofica e scientifica in rotta con il senso comune, l’immaginario materiale può essere facilmente rinvenuto in qualsiasi cultura o tradizione: la poetica del corpo, degli elementi e del cosmo hanno suscitato un inaspettato interesse, peraltro riconosciuto anche dagli interpreti occidentali, notoriamente nel mondo cinese. I quattro elementi prescientifici (la terra, l’acqua, il fuoco e l’aria), che rientrano in uno specifico modello di spiegazione dei fenomeni naturali, sono così condivisi sia dagli antichi Greci che dai popoli dell’antico Oriente. Con qualche variazione: i cinesi hanno una classificazione in cinque elementi (il metallo, il legno, l’acqua, il fuoco e la terra) per spiegare la formazione e il senso del mondo, sancendo al contempo un legame tra microcosmo e macrocosmo. D’altra parte, l’attenzione bachelardiana, all’interno della teoria del tempo, all’istante che si distingue dalla durata bergsoniana, trova degli echi nella sensibilità asiatica o buddista incentrata sulla precarietà. Questo genere di corrispondenza è radicato, in maniera irriflessa, nell’operato di poeti, artisti e musicisti. Malgrado le diversità culturali che separano queste civiltà, è dunque possibile osservare come le immagini poetiche che guidano e modificano l’immaginazione umana sembrano «parlare» un simile linguaggio estetico. Una prossimità, quella tra la tradizione asiatica e la poetica bachelardiana, rinvenibile anche in diversi aspetti della sensibilità estetica, suggerendo la possibilità di rintracciare un percorso tematico specifico riguardante l’estetica bachelardiana in Asia.

Lo scopo è di valutare gli effetti della poetica di Bachelard nella ricezione delle sue opere, sia attraverso la traduzione che mediante letture dirette. Allo stesso modo, si tratterà anche di riconoscere come Bachelard sia stato integrato nella trasmissione della filosofia occidentale, della letteratura francese e della critica estetica moderna. Accogliendo la poetica di Bachelard, ogni lingua (coreana, giapponese, cinese, così come le altre) ha cercato di trovare un modo specifico di fare proprio il suo gusto linguistico, creando inedite sintesi estetiche e artistiche.

È così possibile, a partire dal comune riferimento a Bachelard, analizzare approfonditamente le affinità e le corrispondenze tra Occidente e Asia in merito alle concezioni di spazio e tempo, sensibilità corporea, elementi della natura, archetipi e miti della natura, immaginazione e memoria, ecc.

I testi di Bachelard saranno confrontati con le tradizioni asiatiche come il buddismo, il taoismo e lo zen.

 

I contributi potranno riguardare i seguenti argomenti:

  • La ricezione e l'influenza di Bachelard nei circoli intellettuali di poeti, artisti, architetti, musicisti e filosofi asiatici;
  • Il significato della poetica bachelardiana negli studi poetici, artistici e filosofici in Asia;
  • La differenza rispetto all’esteica bachelardiana e la sua critica nella ricezione;
  • La lettura (esplicita o implicita) di Bachelard da parte di filosofi e artisti, dal punto di vista dell'affinità con la poetica della natura in Asia.
  • Il rapporto di Bachelard con altri pensatori della natura e dell'arte in ogni civiltà;
  • Un confronto della poetica di Bachelard con prospettive cinesi, taiwanesi, giapponesi, coreane, vietnamite, ecc;
  • Interpretazioni di Bachelard da parte di artisti, in base alla loro arte (calligrafia, paesaggio, poesia) e alle loro tradizioni culturali.

Modalità di presentazione del contributo:

- I testi dovranno essere proposti tramite la pagina dedicata:

https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/bachelardstudies/about/submissions 

- I testi pervenuti verranno sottoposti a double blind peer review.

- L'Autore può proporre un articolo per le sezioni La lettre o L’esprit per un massimo di 7.000 parole in, con un Abstract (150 parole) in inglese e francese, seguito da cinque parole chiave in inglese.

- L’Autore può proporre una recensione di un massimo di 1.400 parole in lingua italiana.

- I manoscritti, resi anonimi, devono essere caricati entro il 31 Ottobre 2025 in formato .doc direttamente dal sito, insieme a un ulteriore documento con i dati dell’autore (Bio e affiliazione).

- Come parte del processo di presentazione, gli autori sono tenuti a verificare la conformità della loro proposta con le norme di Redazione della rivista: http://mimesisedizioni.it/Norme-editoriali-Mimesis.pdf

 

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