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Linee guida per gli autori
Si accettano contributi scritti in italiano, inglese, francese e spagnolo.
I contributi vanno inviati alla rivista esclusivamente tramite piattaforma OJS.
Antropologia Pubblica è organizzata in sezioni. Nel presentare i loro contributi gli autori devono attenersi alle specificità di ciascuna sezione della rivista.
Dossier
La sezione Dossier è una raccolta monografica di articoli scientifici, pubblicata sul primo numero annuale di Antropologia Pubblica. La sezione raccoglie da un minimo di 6 a un massimo di 10 contributi, compresa l’introduzione. I curatori/curatrici che intendono sottoporre una proposta di Dossier dovranno presentare entro la fine del mese di marzo una call for paper aperta (in italiano e inglese, ed eventualmente anche in altre lingue tra quelle adottate dalla rivista). La call verrà sottoposta a double blind peer-review a seguito di una prima valutazione interna da parte della Redazione, e poi pubblicata sul sito della rivista. Gli articoli scientifici inclusi nel Dossier dovranno restituire percorsi di ricerca supportati da esperienze etnografiche e riflettere sul loro apporto applicativo in un rapporto dialettico, critico e trasformativo con lo spazio pubblico. Ciascun contributo non dovrà superare i 60.000 caratteri spazi inclusi (comprendendo anche la bibliografia, le note e le eventuali didascalie) e sarà a sua volta sottoposto a double blind peer-review. Le scadenze per la consegna degli abstract e degli articoli scientifici nella loro formulazione definitiva saranno indicate nelle call pubblicate sul sito di Antropologia Pubblica. La redazione degli articoli deve seguire le norme editoriali della rivista.
Miscellanea
Pubblicata sul secondo numero annuale di Antropologia Pubblica, la sezione Miscellanea accoglie proposte di articoli scientifici che rendano conto di percorsi di ricerca supportati da esperienze etnografiche di taglio applicativo condotte in un rapporto dialettico, critico e trasformativo con lo spazio pubblico. Gli autori/autrici conferiscono in qualsiasi momento dell’anno i contributi alla Redazione che, all’esito di una prima valutazione interna, li sottopone a double blind peer-review. Gli articoli, redatti secondo le norme editoriali della rivista, non dovranno superare i 60.000 caratteri spazi inclusi (comprendendo anche la bibliografia, le note e le eventuali didascalie).
Rapporti di ricerca
La sezione Rapporti di ricerca ospita contributi compresi tra i 30.000 e i 40.000 caratteri spazi inclusi (comprendendo anche la bibliografia, le note e le eventuali didascalie), sottoposti a double blind peer-review. I contributi dovranno presentare e discutere esperienze progettuali e professionali specifiche. La restituzione delle ricerche, concluse o in fieri, si deve caratterizzare per uno stile meno proteso al dialogo serrato con la teoria e maggiormente legato all’operatività, alle tempistiche e alle modalità comunicative di progetti e interventi di impronta applicativa e/o consulenziale. Le proposte potranno essere conferite in qualsiasi momento dell’anno e dovranno essere redatte secondo le norme editoriali della rivista.
Lectio Magistralis
Sezione della rivista che ospita contributi di antropologi o antropologhe di fama internazionale che riflettono su tematiche di interesse cruciale per la contemporaneità. I contributi, redatti secondo le norme editoriali della rivista, non devono superare i 60.000 caratteri spazi inclusi (comprendendo anche la bibliografia, le note e le eventuali didascalie) e sono sottoposti a double blind peer-review.
Confronti
La sezione offre uno spazio per contributi che, in forma di dialogo, intervista o riflessione a più voci, propongono un confronto tra antropologi/antropologhe e altri ricercatori, professionisti, amministratori pubblici, artisti, attivisti. I contributi dovranno avere un carattere dialogico e approfondire temi legati alla ricerca applicata e/o transdisciplinare, al ruolo dell’antropologia nello spazio pubblico e nel mondo delle professioni.
La sezione Confronti viene pubblicata sul primo numero dell’anno. Ciascun contributo non dovrà superare i 35.000 caratteri spazi inclusi, comprensivi di eventuali note e riferimenti bibliografici (in numero limitato) e dovrà attenersi alle norme editoriali della rivista.
Pratiche visuali
La sezione accoglie indagini multimodali capaci di restituire creativamente la complessità della ricerca antropologica e del suo impatto nello spazio pubblico. La rubrica incoraggia un dialogo non gerarchico tra immagini e testi, per aprire spazi di confronto e analisi innovativi e plurali. Pubblicata sul secondo numero dell’anno, Pratiche Visuali ospita contributi di lunghezza non superiore ai 35.000 caratteri spazi inclusi, corredati da un numero massimo di 15 immagini o altri elementi visuali di risoluzione non inferiore a 300 DPI. I contributi devono essere in linea con le norme editoriali della rivista.
Recensioni
La sezione Recensioni raccoglie testi che offrono una lettura critica e argomentata di volumi originali e di recente pubblicazione, in Italia e in ambito internazionale. I volumi recensiti devono alimentare la riflessione e il dibattito intorno ai temi più congeniali a un'antropologia pubblica e applicata. I testi non devono superare i 15.000 caratteri spazi inclusi e devono seguire le norme editoriali della rivista.
In memoriam
Sezione una tantum della rivista pubblicata in commemorazione del ruolo svolto da figure di rilievo per dell’antropologia culturale in generale e per dell’antropologia applicata in particolare. I testi non devono superare i 15.000 caratteri spazi inclusi e devono seguire le norme editoriali della rivista.
Antropologia Pubblica promuove anche uno spazio Forum, ovvero una serie di ebook in open-access pubblicati dalla rivista e dotati di codice ISBN. Ogni Forum resta aperto e si sviluppa lungo tutto il corso dell’anno sul sito di AP in risposta a un iniziale position paper su tematiche di interesse pubblico per l’antropologia. I curatori/curatrici sottopongono la loro proposta alla Redazione in forma di call aperta (in italiano e in inglese) a partire dalla quale possa successivamente avviarsi il dibattito. Sia il position paper che i singoli contributi non devono superare i 35.000 caratteri spazi inclusi e devono esplicitare i diversi posizionamenti degli autori e delle autrici in modo libero, diretto e ben argomentato. Al termine del dibattito annuale, l’uscita dell'ebook raccoglierà in un’unica pubblicazione tutti i contributi apparsi sul sito. I contributi dovranno essere redatti seguendo le norme editoriali della rivista.
Norme editoriali
Composizione dei materiali da consegnare
› I file delle proposte, conferite in un formato .doc, .docx, .odt, possono essere inviati alla redazione esclusivamente attraverso la pagina dedicata del sito della rivista (Proposte/Submissions).
› Nel file dovrà essere indicato, con allineamento a sinistra:
- Il titolo dell’articolo, in italiano e in inglese separati da un rigo vuoto (Times o Times New Roman, carattere 14, in tondo, interlinea singola, senza spaziatura);
- Il nome e cognome dell’autore/autrice (in corsivo), seguito dall’affiliazione (Times o Times New Roman, carattere 12, in tondo, interlinea singola, senza spaziatura)
- Identificativo Orcid dell’autore/autrice seguito dall’indirizzo email (Times o Times New Roman, carattere 12, in tondo, interlinea singola, senza spaziatura) (per creare un nuovo ID Orcid: https://orcid.org/)
- Abstract in inglese (max 250 parole)
- Keywords (max 5 separate dal punto e virgola)
Secondo il seguente esempio:
Titolo. Sottotitolo
Title. Subtitle
Nome Cognome, affiliazione
ORCID ID, email
Abstract in inglese
Keywords
› Gli autori devono aver ottenuto e consegnato alla redazione tutte le autorizzazioni necessarie per riprodurre illustrazioni come fotografie, diagrammi o mappe (sia da materiale stampato, da Internet o da qualsiasi altra fonte).
› Oltre a essere inserite nel testo, corredate di relative didascalie, le eventuali immagini vanno fornite alla redazione numerate e nella massima risoluzione possibile (almeno 300 DPI), come file separati, in fase di invio della proposta attraverso la piattaforma OJS. Ogni immagine dovrà riportare nel nome del file la rispettiva numerazione. Per l’inserimento delle didascalie nel corpo del testo, gli autori/le autrici dovranno seguire il modello:
Figura 1. Titolo (Foto di “autore”)
Esempio:
Figura 5. Foto dei membri della spedizione Dakar-Djibouti scattata al museo etnografico del Trocadero nel 1931 (Foto di anonimo)
› Ugualmente, le tabelle, opportunamente numerate, dovranno essere salvate su file separati, mentre nel testo bisognerà indicare dove collocarle.
› Ove possibile, sono state fornite le URL dei siti consultati (con l’indicazione della data di ultima consultazione).
Criteri editoriali
› Nel corpo del testo si userà, come unico font, Times (se Mac) o Times New Roman (se Pc), carattere 12, interlinea singola, senza spaziatura né rientri, se non nel caso di citazioni di lunghezza superiore a tre righe.
› I titoli dei paragrafi, in corsivo, carattere 12, dovranno essere staccati dal testo precedente di due righe e di un rigo da quello successivo.
› Le note, in apice, andranno sempre collocate dopo la punteggiatura, attraverso l’inserimento automatico SENZA ricominciare la numerazione da 1 per un nuovo paragrafo, ma lasciando la numerazione successiva automatica.
› In nessun caso saranno utilizzati gli elenchi numerati o puntati automatici di Word, ma si procederà manualmente (in fase di impaginazione gli elenchi automatici di Word non vengono visualizzati).
› L’uso delle tabulazioni è consentito solo nella composizione della bibliografia.
› Si utilizza il corsivo solo per: titoli di libri, titoli degli articoli, titoli dei capitoli, termini stranieri, dare enfasi a una parola.
› Se inferiori a tre righe, le citazioni andranno inserite nel corpo del testo tra virgolette in apice. Non utilizzare mai virgolette caporale («…»). Per le citazioni superiori alle tre righe, il brano citato verrà staccato di una riga in alto e una in basso, il testo ridotto di 1 punto (carattere 11), e si utilizzerà il rientro di 0,5 a destra e 0,5 a sinistra.
› Per i trattini, si distinguono due casi:
- per unire due parole (spazio-tempo), si usa il trattino breve senza nessuno spazio, né prima né dopo
- per creare un inciso all’interno (sempre a coppia) di una frase si usa il trattino medio, preceduto e seguito da uno spazio (è sufficiente – ma necessario – osservare sempre).
› Per l’uso delle maiuscole occorre attenersi alla massima uniformità, cercando di ridurne l’impiego all’essenziale. La cosa più importante, in ogni caso, è che, una volta compiuta una scelta, essa venga rispettata rigorosamente in tutto il testo. Evitare assolutamente in ogni sede (testo, note, indice dei nomi) di scrivere il nome degli autori tutto in maiuscolo.
› Nel corpo del testo, in nessun caso si farà uso del neretto.
› Accentazione. Si raccomanda la correttezza nell’accentazione delle vocali: à, ì, ò, ù (sempre con accento grave); cioè, è (con accento grave); né, sé, perché, affinché, poiché, giacché ecc. (con accento acuto). Si raccomanda di non utilizzare l’apostrofo per “è” o “È”.
› Uso delle virgolette: Utilizzare sempre le virgolette apici doppi alti (“…”) con eventuali virgolette interne ad apice singolo. Le virgolette apice singole ‘…’ vanno utilizzate solo all’interno di altre citazioni. Non utilizzare mai virgolette caporale («…»).
› Un intervento esterno all’interno del testo va indicato con le parentesi quadre. Le omissioni vanno segnalate con tre puntini tra parentesi quadre: [...].
› La “d” eufonica andrebbe usata solo nei casi in cui interviene a separare due vocali uguali (es. ed è).
› Le citazioni in esergo vanno allineate a destra.
Convenzioni varie
Si raccomanda il rispetto di alcune convenzioni come le seguenti: p. e pp. (e non pag. o pagg.); s. e ss. (e non seg. e segg.); cap. e capp.; cit.; cfr.; ecc.; vol. e voll.; n. e nn.; [N.d.A.] e [N.d.T.].
Raccomandiamo inoltre: p. 24 e non p.24 (cioè con lo spazio);
- Manzoni e non A.Manzoni (cioè con lo spazio); J.M. Keynes e non J. M. Keynes (cioè senza spazio tra le due iniziali del nome).
Uso di Ivi e Ibidem (o ibid.)
› Si usa “ivi” (in tondo alto/basso) nei casi in cui si debba ripetere di seguito la citazione della medesima opera con la variazione del numero di pagina, seguito appunto dal numero o numeri di pagina.
› Si usa “Ibid.” (in corsivo alto/basso) quando la citazione sarebbe da ripetersi in maniera identica (stesso autore, stessa opera, stesso n. di pagina).
Uniformare:
Ivi sempre in tondo
Id. sempre in tondo
Cfr. sempre in tondo
Ibid. sempre in corsivo
et al. sempre in corsivo
i.a. sempre in corsivo
passim sempre in corsivo
supra e infra sempre in corsivo
Criteri bibliografici
NEL CORPO DEL TESTO le indicazioni bibliografiche devono essere collocate tra parentesi tonda, riportando il cognome dell’autore seguito dall’anno di pubblicazione, senza virgola; segue poi, separato da una virgola, l’eventuale numero delle pagine.
Come è stato affermato di recente (Severino 1992, p. 34)
Nel caso di più opere dello stesso autore, gli anni vanno separati da un punto e virgola.
(Severino 1985; 1987; 1990)
Se l’autore ha pubblicato diverse opere nello stesso anno, bisogna ordinare le pubblicazioni con le lettere a, b, c, ecc.
(Severino 1987a; 1987b)
Se si tratta della citazione di più autori all’interno della stessa parentesi tonda, anche in questo caso si usa il punto e virgola.
Come è stato affermato di recente (Severino 1992; Verdi 1991)
Infine, nel caso di un volume tradotto in italiano, seguire il seguente ordine: anno originale di pubblicazione, tr. it. anno dell’edizione italiana, pagine dell’edizione italiana.
(Weber 1921; tr. it. 1968, p. 72)
LA BIBLIOGRAFIA FINALE va composta secondo il modello che segue. Per lo spazio tra l’anno di pubblicazione e il titolo dell’opera servirsi del tasto tabulatore (tab) e non della barra spaziatrice. Non inserire spazi né interruzioni tra una voce bibliografica e l’altra.
Monografie e curatele
Le opere di più autori/curatori dovranno riportare i nomi separati da virgola, eventualmente seguiti dalla dicitura a cura di, ed. o eds. poste tra parentesi tonda.
NON utilizzare mai le congiunzioni (e, and, et…) o il simbolo &.
Alberoni, F.
1977 Movimento e istituzione, Il Mulino, Bologna.
Ampolo, C. (a cura di)
1980 La città antica, Laterza, Bari.
La politica in Grecia, Laterza, Bari.
Bartolomei Vasconcelos, T., Calloni, M. (a cura di)
1990 Etiche in dialogo. Tesi sulla razionalità pratica, Marietti, Genova.
Parsons, T., Bales, R.F.
1955 Family Socialization and Interaction Process, The Free Press, Glencoe; tr. it. Famiglia e socializzazione, Mondadori, Milano 1974.
Parsons, T., Bales, R.F., Shils, E.
1953 Working Papers in the Theory of Action, The Free Press, Glencoe.
Articoli in riviste e periodici
Gli articoli in rivista dovranno riportare sempre i numeri di pagina o, in caso di periodici, il link all’articolo completo di data di ultima consultazione posta tra parentesi tonde. Laddove possibile, specificare sempre il DOI.
Anderson, B.
2019 New Directions in Migration Studies: Towards Methodological de-Nationalism. Comparative Migration Studies, 7 (1), 36. DOI: https://doi.org/10.1186/s40878-019-0140-8
Giuffrida, A.
2021 Self-deprecating” black Tiktokker agency challenges prejudices in Italy. The Guardian, 5 marzo 2021. https://www.theguardian.com/world/2021/mar/05/afro-influencers-how-agency-for-italys-black-tiktokkers-is-challenging-prejudices (Ultima consultazione: 30/12/2023).
Malkki, L.
1992 National geographic: the rooting of peoples and the territorialization of national identity among scholars and refugees. Cultural Anthropology, 7 (1), pp. 24-44.
Capitoli in libri
Le voci relative a capitoli in libro dovranno specificare sempre le pagine. Usare il corsivo sia per il titolo del capitolo che per quello del volume. Come per le monografie, il luogo di edizione segue la casa editrice.
Grillo, R.
2002 Immigration and the politics of recognizing difference in Italy, in R. Grillo, J. Pratt (eds.), The politics of recognizing difference, Ashgate, Burlington, pp. 1-24.
Kaliyamurthy, A. K., Schau, H. J. E Gilly, M. C.
2022 The Evolution of Online Self-Presentation, in R. Belk and R. Llamas (eds.), The Routledge Handbook of Digital Consumption, Routledge, London, pp. 75-85.
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