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Codice etico

 

CODICE ETICO

Antropologia Pubblica è una rivista open access che si prefigge la disseminazione della conoscenza antropologica nella comunità online di ricercatori, studiosi, studenti, professionisti e cittadine/i interessati a  questioni e temi cruciali nel dibattito etno-antropologico oltre che alla dimensione pubblica dell’applicazione  dei saperi.

La rivista è articolata in più sezioni e rubriche, tutti gli articoli sono liberamente accessibili appena ultimato il processo di referaggio e revisione editoriale. AP è una rivista scientifica che si basa sulla revisione anonima a  doppio cieco e si ispira al codice etico elaborato dal COPE [https://publicationethics.org/guidance/Guidelines]. Tutte le parti coinvolte (autori, redattori e revisori)  conoscono e condividono i contenuti del codice sotto esplicitati.

DOVERI DEL DIRETTORE E DEI REDATTORI

Decisioni sulla pubblicazione
I redattori di Antropologia Pubblica sono responsabili dell’approvazione di ciascun articolo proposto adatto alla pubblicazione. I redattori, prima dell’approvazione, devono consultarsi con i revisori per assumere tale decisione. Il Direttore è responsabile della decisione di pubblicazione degli articoli approvati dalla redazione.
Correttezza
Il Direttore e i Redattori valutano gli articoli proposti per la pubblicazione in base al loro contenuto senza discriminazioni di genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento  politico degli autori.
Riservatezza
Il Direttore, i Redattori e gli altri componenti dello staff si impegnano a non rivelare informazioni sugli articoli proposti ad altre persone oltre all’autore, ai revisori e all’editore.
Conflitto di interessi e divulgazione
Il Direttore, i Redattori e tutte le persone che a vario titolo conoscono il contenuto degli articoli proposti si impegnano a non usarlo in proprie ricerche senza il consenso scritto dell’autore.

DOVERI DEI REVISORI

Contributo alla decisione editoriale
La revisione anonima a doppio cieco è la procedura su cui si basano le decisioni finali della direzione e redazione sulle proposte di articolo. Tale procedura consente ai singoli autori di avere un parere anonimo sul proprio lavoro che è del tutto svincolato dal posizionamento accademico ed emerge esclusivamente dalle specifiche competenze scientifiche per cui la redazione ha scelto e abbinato autori e revisori. Inoltre, pone l’autore nella condizione ideale per migliorare il proprio lavoro.
Rispetto dei tempi
Il revisore che non si senta adeguato al compito proposto o che sappia di non poter svolgere la lettura nei tempi richiesti è tenuto a comunicarlo tempestivamente ai coordinatori.
Riservatezza
Ogni testo assegnato in lettura è riservato e non deve essere discusso con altre persone al di fuori della redazione e dei revisori incaricati. Informazioni riservate o indicazioni ottenute durante il processo di revisione devono essere considerate confidenziali e non possono essere usate per finalità personali.
Imparzialità
La revisione deve essere condotta in modo imparziale. Ogni giudizio personale sull’autore è inopportuno. I revisori sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi.
Indicazioni
I revisori si impegnano a indicare con precisione gli estremi bibliografici di opere fondamentali eventualmente trascurate dall’autore. I revisori devono motivare i giudizi siano essi positivi o negativi.

DOVERI DEGLI AUTORI

Gli autori sono tenuti a dichiarare di avere composto un lavoro originale in ogni sua parte e di avere citato tutti i testi utilizzati. La scrittura e i riferimenti alle fonti devono attenersi alle indicazioni editoriali e alle norme che regolano il consenso informato e la privacy nella ricerca etnografica e nei rapporti con gli eventuali collaboratori. Si richiede che gli autori segnalino inoltre se le ricerche abbiano ricevuto finanziamenti da parte di istituzioni e/o enti di ricerca o di altra tipologia. L’autore deve sempre fornire la corretta indicazione delle fonti e dei contributi menzionati nell’articolo.