Abstract
Muovendo dal rapporto costitutivo tra ‘dolore’ e ‘giustizia’, in questo contributo ci si occupa di uno scritto “minore” di Niccolò Machiavelli, la Allocuzione fatta per un magistrato. Oltre ad analizzarne il contenuto, si avanza un’interpretazione che rinvia al testo evangelico del Magnificat, dal quale il Segretario fiorentino sembra aver tratto le immagini principali impiegate nel suo discorso, senza tuttavia mettere in discussione i cardini conflittualistici del suo pensiero.