Abstract
L’eteronimia come chiave interpretativa di Deleuze conduce ad una riflessione metodologica intorno al rapporto tra diritto e letteratura. In questo volume i concetti deleuziani già esplorati si incrociano con materiali provenienti da altre discipline. Attraverso il confronto con scrittori e critici, ma non solo, si prospetta l’idea di un’istituzione giuridica che abbia come fondamento credenze connotate in senso letterario.