Abstract
Il lavoro si propone di evidenziare come le politiche italiane ed europee sulla cybersecurity, dopo una prima fase di disallineamento, stiano iniziando a convergere verso una visione unitaria dei rischi di cybersecurity e delle relative azioni da intraprendere, tra cui, in particolare, un più diretto e strutturato coinvolgimento del settore privato, al fine di raggiungere effettivamente un soddisfacente livello di cyber resilienza e cyber difesa. Tuttavia, l’attuazione delle linee strategiche definite a livello europeo, in parte recepite nella recente strategia italiana 2022-2026, solleva nuovi interrogativi teorici e questioni operative, che il contributo cerca di individuare, a partire da un ripensamento generale del ruolo dello Stato in questo delicato settore.