Abstract
La tecnica del compositore d’avanguardia Takemisu è coadiuvata dai fenomeni extra-musicali che non si legano necessariamente al suono. La sua creatività è legata alla contemplazione della natura e basata sul pensiero metaforico che vi ritrova negli scritti di Bachelard sull’immaginazione poetica. Le allegorie di Takemitsu sul vento, l’acqua, l’aria, i sogni, il giardino giapponese, la temporalità circolare e la positività del silenzio si collocano in un prolungamento del pensiero immaginativo di Bachelard sull’acqua, i sogni e l’intuizione del momento. Per tutti e due, l’archetipo figurativo tratto da un elemento della natura esiste solo nella sua potenzialità dinamica che è infinita. La prima immagine è in evoluzione e non si limita mai a una struttura fissa. È la poetica della materia effimera che prevale sulla visibilità della forma. Pertanto, Takemitsu ha sintetizzato l’Occidente moderno e il Giappone antico.