Abstract
Si può affermare che Gaston Bachelard è uscito da una filosofia idealistica, basata sul soggetto pensante, per restituire una visione analogica del rapporto con gli oggetti, una visione molto centrata sulla materia: approccio scientifico, approccio immaginario e poetico. Una dimensione soggiacente a questo lavoro e correlata alle due precedenti è l’educazione. Sul piano epistemologico Bachelard propone un approccio di ricerca non dogmatico e anti-cartesiano; diffida di ciò che è stato appreso nella scienza, apprezza la sperimentazione a condizione che sia inquadrata da teoria e ragioni scientifiche. Insiste sulla purificazione dell’immaginazione scientifica per evitare gli ostacoli epistemologici, per superarli attraverso un’oggettivazione che si realizzi veramente nell’astrazione. Simbolicamente, Bachelard restituisce tutta la loro importanza alle qualità e agli elementi del mondo fisico, che aveva dovuto eliminare dal processo scientifico. L’astrazione dell’approccio scientifico non è sufficiente per comprendere il nostro ambiente, bisogna tornare all’esperienza concreta, naturale, legata all’esperienza umana e al mondo fisico. È necessario integrare intellettualmente lo sguardo sulla bellezza, le qualità della natura. Ciò significa integrare la formazione scientifica con una formazione letteraria e artistica che dimostri che un’altra visione del mondo è possibile.