Abstract
È noto il ruolo cruciale che Bachelard attribuisce alla matematica nell’ambito della sua epistemologia storica per comprendere il “nuovo spirito scientifico” all’inizio del XX secolo. Tuttavia, l’applicazione alla matematica delle classiche categorie epistemologiche bachelardiane (ostacolo, rottura, storia sanzionata e storia prescritta), concepite inizialmente per la fisica o la chimica, solleva diverse questioni. In questo articolo ci proponiamo di studiare autonomamente l’epistemologia matematica di Bachelard. In primo luogo,
si evidenzierà la naturale connessione tra la questione di un’epistemologia matematica bachelardiana e due temi classici, ovvero il rapporto con l’epistemologia di Brunschvicg e la rivendicazione della discontinuità. In un secondo momento, partendo dall’evoluzione del pensiero di Bachelard verso un razionalismo più convinto, ci interrogheremo su che cosa implichi questa evoluzione per la matematica, insistendo sulla nozione di atto epistemologico delineato da Bachelard. Infine, confronteremo l’epistemologia matematica
di Bachelard e di Cavaillès.