Sul valore “induttivo” del razionalismo di Gaston Bachelard
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Parole chiave

razionalismo, valore induttivo, tonus razionalista, ri-organizzazione, complessità

Come citare

Abramo, M. R. (2023). Sul valore “induttivo” del razionalismo di Gaston Bachelard. Bachelard Studies/Études Bachelardiennes/Studi Bachelardiani, (1-2), 25-38. https://doi.org/10.7413/2724-5470050

Abstract

Si intende qui riflettere sulla natura del razionalismo di Bachelard. Tra gli scritti della prima produzione, Il valore induttivo della Relatività del ‘29, contiene tutto il valore epistemologico di una nozione fondamentale, quella di induzione. Al di là della valenza storico-critica dell’interpretazione bachelardiana della Relatività, nello slancio induttivo del pensiero che fa scienza, ci pare di riconoscere tracce dello specifico tonus
razionalista che sostanzia la più matura filosofia del «ri» («ricominciare», «rinnovare», «riorganizzare»). Proprio l’anomala modalità dell’uso bachelardiano del concetto di induzione avrebbe, a nostro avviso, forse imprevedibilmente, sostenuto la prospettiva ermeneutica razionalista di Bachelard sul rapporto tra reale e virtuale e sul significato dei concetti di esperienza e di ragione scientifica, all’interno di un clima culturale che
non ha ancora finito di fare i conti con Cartesio. Emergono, infine, spunti di una certa vocazione al pensiero della complessità che invitano a scorgere risvolti inesplorati della filosofia di Gaston Bachelard.

https://doi.org/10.7413/2724-5470050
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