Rythmanalyse et lire-écrire dans l’esthétique concrète de G. Bachelard : la miniature et la poétique de la lampe
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Come citare

Reda, V. (2020). Rythmanalyse et lire-écrire dans l’esthétique concrète de G. Bachelard : la miniature et la poétique de la lampe. Bachelard Studies/Études Bachelardiennes/Studi Bachelardiani, (1), 79-92. https://doi.org/10.7413/2724-5470007

Abstract

La scoperta della rêverie come dimensione aurorale e autonoma della conoscenza del mondo ha condotto l’epistemologo Gaston Bachelard su terreni di ricerca estetici. L’immaginazione possiede infatti una natura materiale e dinamica, che consente di superare la rigidità interpretativa imputabile alla psicanalisi. Al contrario la ritmanalisi, ispirata dal portoghese Pinheiro Dos Santos, riconcilia nell’immaginario il ritmo di aggressione e conciliazione, animus e anima, principio maschile e principio femminile. Le ricerche in campo epistemologico del filosofo di Bar-sur-Aube influenzano quindi indubbiamente le sue riflessioni sul tempo e lo spazio della poesia: la dialettica del piccolo e del grande ci mostra, come un vero e proprio teorema di topoanalisi, che questi sono legati come la Miniatura e l’Immensità. La poesia è preposta dunque ad interpretare la relazione tra uomo e mondo, esprimendo le passioni della materia. E la forma di questa estetica consiste in una meditazione scritta in un processo unitario di leggere-scrivere, che trova la sua ultima immagine nella Fenice.

Parole chiave: Estetica Concreta, Ritmanalisi, Leggere-Scrivere, Topoanalisi, Immaginario Della Poesia.

https://doi.org/10.7413/2724-5470007
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