In cover:
© Elena Zottola, Prosféro

In copertina:
"Boazueallu", Boazueallu (mandria di renne) sulle montagne di Unjárga, Sápmi norvegese
© Paul Smuk & Erika De Vivo

In copertina:
"Dreaming Iraq", Iraq meridionale, Ziggurat di UR
© Marina Berardi

In copertina: 
"Strade nel mare"
© Luca Chistè

In copertina: 
"Irene Volando", Irene García vola durante la celebrazione della Pasqua. Cuetzalan del Progreso, Messico 2022
© Valeria Luongo

In copertina:
Honhat – Il Nome della Terra (Argentina 2011-2016)
© Chiara Scardozzi

In copertina:
"L'Orchidea e la Primula"
© Gianluca Ceccarini

In copertina:
"L'Orchidea e la Primula"
© Gianluca Ceccarini

In copertina:
"Madagascar 2015", Ampanenjanana, Madagascar 2015
©Riccardo Bononi/Irfoss Aps

In copertina:
"Jesus Chorou", Gennaio 2023 Maranhão, Brasile. Tatuaggi sul petto di un giovane all'interno di un'unità di detenzione per minori nella città di São Luís
© Giacomo Longo

In copertina:
“Giochi di Fuoco”, Kelaniya Duruthu Perahera, Colombo (Sri Lanka), Gennaio 2022
©MaraBenadusi

In copertina:
"Prima del volo", Alcuni voladores si arrampicano sul palo. Cuetzalan del Progreso, Messico 2022
© Valeria Luongo

In copertina:
"Dreaming Iraq", Iraq meridionale, tempesta di sabbia
© Marina Berardi

In copertina

© Simone Maestroni

In copertina:
"ME DIKHAV ANDE KE EAKÀ", Strehaia, Romania.
©Fabio Finco

Dedichiamo questo numero della rivista a Ugo Fabietti,
con affetto e gratitudine

Le riflessioni proposte in questo numero nascono dalla costatazione di una assenza. Raramente nei nostri corsi di laurea e di dottorato affrontiamo le questioni etiche che ci interpellano sul campo in un insegnamento dedicato. Esistono insegnamenti di metodologia ma i corsi di etica della ricerca sono praticamente inesistenti nelle università italiane. Nei manuali, la questione etica è – se c’è – confinata in un paragrafetto di voluminosi testi di metodologia o di storia dell’antropologia; i momenti in cui ne parliamo pubblicamente sono, poi, fugaci, spesso a margine di rassicuranti presentazioni ufficiali o in risposta alle richieste a volte curiose, a volte ingenue, a volte disarmanti dei nostri studenti a fine lezione. Domande sui problemi del campo che non di rado ci trovano impreparati.

Durante una ricerca etnografica in un contesto clinico, il medico neurologo, rivolgendosi ai due antropologi in una pausa di lavoro, disse: «Lavorare con voi è straordinario, ci date indicazioni minime, precise, come a disegnare una mappa di stradine e vicoli alternativi per giungere agli altri, ai pazienti. Noi, per dire, conosciamo solo la strada principale e… se la troviamo interrotta? ostacolata? Restiamo bloccati! Ma sai perché scegliamo sempre quella? Perché non abbiamo tempo. Ci vorrebbe molto più tempo per fare quello che dite…».

In copertina:
Madagascar 2016
©Riccardo Bononi/Irfoss Aps