Abstract
L'articolo analizza l'evoluzione normativa della sanità pubblica in Italia dall'unificazione del Regno fino all'approvazione della legge Crispi-Pagliani del 1888, che contribuì alla modernizzazione del paese e alla riduzione del tasso di mortalità. Inizialmente, le riforme sanitarie incontrarono resistenze politiche dovute alla difficoltà di accettare un intervento statale nella vita privata degli individui. Tuttavia, le scoperte scientifiche legate alla teoria dei germi cambiarono profondamente la sensibilità e la narrazione politica sulla questione sanitaria. Attraverso l'analisi dei dibattiti parlamentari riguardanti l'igiene e la salute pubblica, l'articolo evidenzia come la conoscenza scientifica abbia portato lo Stato a promulgare una legge per la tutela della salute pubblica, fino ad auspicare la creazione di un ministero della salute. L'evoluzione normativa della sanità pubblica in Italia rappresenta un esempio significativo di come la politica, guidata dalla conoscenza, possa superare lo scontro tra interventismo statale e libertà individuale, portando a importanti cambiamenti legislativi volti a migliorare la vita delle persone.