Figure. Image and democratic perversion in Deleuze’s thought
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Parole chiave

Figura, Immagine, Morte, Perversione, Democrazia

Come citare

Nóbrega, D. (2024). Figure. Image and democratic perversion in Deleuze’s thought. Scenari, (20). https://doi.org/10.7413/24208914175

Abstract

L’obiettivo di questo articolo è fornire una lettura approfondita della complessa descrizione di Deleuze sul concetto di Figura in Francis Bacon: Logica della Sensazione e in Cinema 1: Immagine-movimento. Nella prima parte, intendo mostrare come il lavoro teorico di Deleuze sulla Figura implica un’ampia discussione del vocabolario greco dell’immagine. La Figura, sostiene, è “un’Immagine, un’Icona”, cioè, non un εἴδωλον ma un εἰκών, non la riproduzione di una visualità ideale ma il rendere visibili forze che non sono visibili di per sé, non una questione di produrre un corpo senza vita, un cadavere, come nel resoconto platonico dell’immagine, ma di un corpo senza organi che funge da modello per una morte diversa, una morte impersonale inscritta nel tempo di Αἰών, implicando la possibilità di essere stato ripetuto e di essere ripetuto all’infinito, liberando differenze intensive in ogni occasione. Nella seconda parte, sostengo che questa interiorizzazione della morte in e come Figura, che coinvolge un evento di trasformazione sempre ricorrente, comporta un ripensamento completo della mimesis, che non è più la produzione della somiglianza, l’imposizione trascendentale della forma e della stabilità, ma il raddoppio della trasformazione, del tempo aionico stesso. Deleuze chiama questo impegno mimetico verso la trasformazione “perversione”. Concludo concentrandomi sulle implicazioni politiche di questa perversione, sostenendo che essa informa il resoconto di Deleuze sulla democrazia come divenire-democratico, riprendendo un’idea già presente nella Politica di Aristotele.

https://doi.org/10.7413/24208914175
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