Abstract
La Allman Brothers Band è sorprendentemente trascurata dagli studi accademici. In questo saggio sostengo che la band è stata, dal 1969 al 1975, un caso paradigmatico di romanticismo nel rock. A tal fine propongo tre argomenti. In primo luogo, rifiutando un modello teleologico della storia della musica, possiamo disinnescare la critica di Adorno secondo cui il loro impiego di strategie musicali romantiche sarebbe solo un riciclo di risultati precedenti. Enfatizzando la loro pratica esecutiva improvvisata, possiamo disinnescare l'idea che si siano prefissati di creare un'arte autonoma. In secondo luogo, la classificazione come Romantici del XX secolo non implica un appello a condizioni necessarie o sufficienti per il Romanticismo, ma si basa su un'analisi concept cluster del Romanticismo. In terzo luogo, il progetto di improvvisazione che è stato la Allman Brothers Band ha combinato tropi romantici consolidati con il genere musicale romantico per eccellenza, la fantasia, in cui elementi musicali convenzionali possono contribuire a una musica non convenzionale. Sebbene radicate in materiale semplice e familiare, le improvvisazioni degli Allman Brothers mantenevano un'espressività spontanea, soprattutto per un pubblico che non conosceva i loro precedenti storici. L'insieme di queste caratteristiche dà luogo a esecuzioni musicali che, come la maggior parte del jazz, resistevano alle convenzioni musicali in un modo che comunicava la resistenza alle norme sociali prevalenti.