Abstract
Questo saggio intende prendere in esame la percezione della realtà
virtuale a partire dall’analisi della relazione tra l’esperienza percettiva diretta
dell’immagine cinematografica e la dicotomia apparenza-realtà. Il
nesso tra immagine e realtà viene studiato come “fenomeno” della realtà
esperita. Tale apparenza può essere intensa in termini non propriamente
“soggettivi”: l’immagine cinematografica viene assunta come “sguardo”
virtuale sulla realtà del visibile. Si intendono indicare alcune possibili linee
guida di ricerca tese a indagare il cinema secondo una prospettiva
“realista” e una metodologia in linea di continuità con l’indirizzo ecologico
di James J. Gibson, la fenomenologia sperimentale di Paolo Bozzi e
la filosofia del “Nuovo realismo”.