Abstract
L’articolo analizza il concetto di “presenza” in vari ambiti, sia tecnici
che filosofici, con riferimento alle esperienze immersive offerte dalle
recenti applicazioni di realtà virtuale. In base a tale esame, l’articolo
sostiene che (a) esistono vari gradi e configurazioni della presenza del
soggetto rispetto al mondo virtuale; (b) tali configurazioni erano già state
parzialmente esplorate dal cinema e (c) soprattutto nel caso della relata
virtuale esse dipendono dalle strutture temporali (più che spaziali) dell’esperienza
procurata al soggetto.