Abstract
L’obiettivo di questo lavoro è mostrare come in Occidente la definizione di guerra sia diventata indicibile. Agli arbori della civiltà europea i conflitti erano considerati “naturali” e non dovevano esser giustificati, ma già sotto l’Impero romano s’iniziò a costruire teorie sulla guerra giusta, che il Cristianesimo cercò di normare ulteriormente, mascherando la volontà di potenza e di sopraffazione con precetti morali. L’attuale rappresentazione dei conflitti, raccontati da entrambi i contendenti come lotta del bene contro il male, ignorando le vere poste in gioco, rende ancor più difficile trovare delle soluzioni alle guerre e approfondimento teorico.