Abstract
Partendo da alcuni miti rintracciati dall’antropologo e scrittore José María Arguedas, uno dei massimi esponenti della letteratura latinoamericana del XX secolo, questo articolo vuole approfondire il rapporto tra il linguaggio simbolico della concezione precolombiana della natura e la teoria dell’immaginazione materiale di Gaston Bachelard, attento lettore di letteratura romantica. Uno degli effetti principali del periodo di massimo sviluppo industriale dell’Occidente è stato quello di aver trasformato la natura in una risorsa sfruttabile e di consumo generalizzato e iniquo. L’intenzione delle seguenti linee è quella di mettere in evidenza alcuni dei contributi della teoria dell’immaginazione di Bachelard alla comprensione della struttura della coscienza mitica e, al tempo stesso, di mostrare i punti di coincidenza delle concezioni tradizionali del cosmo precolombiano con la poetica della natura bachelardiana. Un insieme di aspetti cosmologici e ontologici che mettono in discussione le categorie dell’Occidente patriarcale e colonialista.
Parole chiave: Bachelard, immaginzione, ecologia, antropologia, cosmovisione