Abstract
Di fronte alla crisi ecologica e all’illusione dell’Antropocene, e per sfuggire a una minaccia così urgente per l’intero pianeta, è necessario ripensare il significato del «mondo in cui viviamo insieme». Prendendo le mosse da Bachelard, questo lavoro si propone di esaminare tre punti: un nuovo concetto di soggettività fondato sulla reversibilità, una modalità di vita alternativa in quanto abitare, e un approccio cosmo-analitico. La ritmomanalisi e la topo-analisi ci aiutano a enunciare la coesistenza di ritmi eterogenei e la valorizzazione di luoghi abitabili. Lo scopo principale è quello di invertire l’antropocentrismo che tratta l’ambiente come strumento per assumere una prospettiva cosmica di convivenza di più specie. Parole chiave: coesistenza, immaginazione, incorporazione, luogo, reversibilità, ritmo