Abstract
La nostra cultura, più concentrata sulla vista che sul suono, ha trascurato l’ascolto come facoltà umana di conoscenza e il suono come dominio di significato. Il risultato è stato l’omogeneizzazione dell’ascolto, il crescente inquinamento dell’ambiente uditivo e la deplorevole riduzione della musica a un pastiche musicale, a un sottofondo cacofonico o a uno spettacolo di intrattenimento mediatico e commerciale. È alla luce di questa devastante crisi sociale ed ecologica dell’udito che Gaston Bachelard ha aperto un insolito campo di ricerca nelle scienze umane. In questa sede metteremo in relazione le sue idee sull’immaginazione sonora della materia con la ricerca sonora del geniale compositore italiano Giacinto Scelsi.