En réponse à Pierre Sauvanet : Le rythme de Bachelard est-il temporel ?
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Come citare

During, E. (2024). En réponse à Pierre Sauvanet : Le rythme de Bachelard est-il temporel ?. Bachelard Studies/Études Bachelardiennes/Studi Bachelardiani, (2), 213-223. Recuperato da https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/bachelardstudies/article/view/3615

Abstract

Il principale contributo filosofico di Bachelard nella Dialettica della durata non è nell'affermazione antibergsoniana che il tempo è essenzialmente discontinuo, ma piuttosto è nella logica che sta alla base di tale affermazione. Ossia l'idea di una causalità di forme e strutture che operano a distanza, secondo un principio di azione differita. Il riferimento al ritmo, soprattutto in ambito musicale, assume tutto il suo significato nella prospettiva di questa "causalità formale". Ma se il ritmo è davvero lo schema bachelardiano della durata, un bergsoniano potrebbe voler sollevare una questione critica: cosa c'è di propriamente temporale negli schemi ritmici? Per rispondere a questa domanda, bisogna tornare all'intuizione centrale del tempo "verticale", il tempo delle simultaneità.

Ritmo. Tempo. Durata. Simultaneità. Causalità formale. Musica.

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