Abstract
L’articolo presenta la concezione filosofica sviluppata da Bachelard in relazione alla matematica nel pensiero scientifico attraverso il suo concetto di induzione e le sue successive evoluzioni. Per metterne in evidenza l’unicità, argomenterò questa concezione confrontandola con le posizioni sull’induzione relative alla scuola dell’empirismo logico della prima metà del XX secolo, formulate pertanto contestualmente a quella di Bachelard. Ritengo che Bachelard attualizzi tale concetto e che sviluppi progressivamente il problema dell’induzione, mentre i suoi contemporanei capitolano a questo punto tracciando confini filosofici. In
primo luogo, illustro il modo in cui Bachelard definisce l’attività “dello scoprire” e “del far emergere” della matematica e, nel farlo, introduce l’“induzione”. Per delineare l’unicità del concetto di induzione di Bachelard, illustro quindi l’induzione nel contesto dell’empirismo logico degli anni ’30. Infine, mostro come Bachelard usi il termine “induzione” in modo sempre più idiomatico ma, così facendo, sposti il “problema” dell’induzione verso una nuova posizione nell’ambito della filosofia della scienza.