Abstract
Nell’opera di Bachelard, il sogno notturno, oggetto di studio imprescindibile del metodo psicoanalitico, sembra volto allo stesso destino di quest’ultimo : è, alla fine e nello stesso modo, respinto e svalutato a beneficio di una fenomenologia della rêverie poetica. Questo articolo, studiando i motivi per cui Bachelard si è allontanato dall’onirismo notturno, vuole al tempo stesso mostrare che egli non è completamento abbandonato alla psicoanalisi. Anzi, una fenomenologia del sogno notturno è all’opera in alcuni dei suoi testi. Cerchiamio di evidenziarla partendo dal lavoro di Binswanger sul sogno, attento anché lui a sostituire l’ermeneutica psicoanalitica delle immagini oniriche con un approccio più fenomenologico del sogno.