Il tempo e la vita Considerazioni di antropologia medica
Resumen
A conclusione di una lettera dal carcere indirizzata a sua cognata Tatiana Schucht il 2 luglio 1933, Antonio Gramsci scrive la seguente frase: «[I]l tempo è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della vita stessa». Si tratta di una concezione importante qualora contestualizzata nella pratica teorica del politico sardo. Inquadrando il nesso tra tempo e vita in una lettura antropologica delle eterocronie gramsciane e facendo riferimento a etnografie comparate dei tempi corporei in campo clinico, l'Autore cercherà di svolgere alcune considerazioni per un'antropologia medica gramsciana, non senza evocare lo scenario epidemico contemporaneo in riferimento al carattere plurale dell'esperienza temporale.