9788857548005
2280-6865
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Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli
L’abbandono scolastico non costituisce soltanto un segnale rivelatore delle difficoltà educative e culturali di una nazione, ma rimanda ad una serie di elementi che definiscono la criticità di un’epoca che non riesce ad includere pienamente e in modo equo, nei processi di formazione, i propri giovani. In questo articolo, viene proposta una ricostruzione storica delle azioni politiche, degli strumenti di monitoraggio, delle strategie di intervento messe in campo negli ultimi tre decenni in Italia, per far fronte al problema della dissipazione del capitale umano costituito dai giovani che abbandonano precocemente la scuola, evidenziando tra l’altro le problematicità legate alla misurazione oggettiva del fenomeno. In conclusione viene posta la questione dell’alleanza pedagogica tra le diverse agenzie educative e formative territoriali come condizione imprescindibile nell’affrontare le molteplici variabili che caratterizzano la dispersione scolastica.
Parole-chiave: dispersione; strategie di contrasto; crisi sociale; alleanze educative; connessioni territoriali.
Università della Valle d’Aosta
L’articolo presenta il percorso e i principali risultati di una ricerca interessata ad analizzare: 1) le condizioni che prevengono e i fattori di rischio che concorrono a determinare situazioni di disagio scolastico in un gruppo di studenti di scuola secondaria di primo grado; 2) i significati che ventotto early leaver from education and training attribuiscono all’esperienza di abbandono scolastico e le tipologie di percorsi di dispersione che hanno vissuto. Sono state adottate metodologie sia qualitative sia quantitative, comprendenti rilevazioni etnografiche e tecniche di raccolta di dati auto-narrativi, piani di azione e dispositivi valutativi. L’esperienza costituisce un segmento della ricerca più ampia Dispersione scolastica e successo formativo, realizzata dall’Università e dalla Sovraintendenza agli Studi della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Parole-chiave: disagio scolastico; ricerca collaborativa; pratiche metodologiche.
Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara
Il rinnovamento dell’Università italiana è stato condizionato da forti contrapposizioni politiche che hanno spesso rinviato problemi e soluzioni a futuri interventi definitivi. Il sistema politico, infatti, nel corso del tempo non è riuscito ad assumere decisioni in grado di evitare diseguaglianze e abbandoni e di realizzare interventi sistematici, necessari a promuovere un reale cambiamento in linea con le trasformazioni della società, ricorrendo spesso a soluzioni temporanee che, quasi sempre, annunciavano una riforma radicale da adottare attraverso ulteriori normative in un futuro più o meno imprecisato.
Parole-chiave: università; tradizione; strategia; società; sistema.
Affrontare le problematiche della dispersione sul terreno dell’educazione e della formazione necessariamente apre a quel processo di orientamento che sta dentro i modi in cui l’apprendere e l’insegnare si compiono. L’insuccesso e la mancata riuscita negli studi, spesso alla base di abbandoni e ripetizioni, vengono ricondotti alla relazione educativa e didattica, di cui, trattando alcune dinamiche fondamentali ed alcune criticità, vengono enucleate dimensioni di forza sulle quali agire per arginare i fenomeni negativi in questione. Una formazione orientativa viene ritenuta la via da privilegiare per creare condizioni di apprendimento e di insegnamento che funzionino da antidoto rispetto all’attecchire di dinamiche disturbanti apprendimenti significativi. La prospettiva e le strategie suggerite vengono ritenute di particolare significatività in qualsiasi percorso educativo e didattico chiamato a contenere e a prevenire gli insuccessi scolastici all’origine del fenomeno composito della dispersione.
Parole-chiave: orientamento formativo; relazione educativa e didattica; insuccesso scolastico; strategie didattiche.
L’orientamento è tra le misure indicate per la riduzione dell’abbandono scolastico, uno dei principali obiettivi previsti dalla strategia Europa 2020. Il progetto KISS è una ricerca-intervento che ha coinvolto otto scuole della provincia di Prato nell’anno scolastico 2015/16. All’interno del progetto sono stati realizzati due interventi di orientamento a favore di alunni a rischio di abbandono scolastico. Un orientamento individuale ha supportato gli alunni nella scelta dell’indirizzo scolastico. Un orientamento collettivo ha promosso le capacità per affrontare con efficacia gli impegni scolastici futuri. La ricerca ha valutato gli effetti dell’intervento sugli stili decisionali, le preferenze lavorative, le attribuzioni causali. I risultati suggeriscono che partecipare ad un percorso di orientamento può: a) contribuire alla formazione di capacità decisionali; b) rendere la scelta scolastica più stabile e consapevole; c) inibire l’influenza dei fattori di rischio; d) aumentare l’attribuzione causale interna (variabile predittiva di una buona riuscita scolastica).
Parole-chiave: misure di contrasto; valutazione effetti; orientamento individuale e collettivo; scuola; terzo settore.
Universitad de Màlaga, Spain
Universidad Pablo de Olavide, Sevilla
L’articolo si interroga sulle potenzialità pedagogiche dell’educazione interculturale come proposta e pratica educativa inclusiva per prevenire e ridurre l’abbandono precoce e la dispersione scolastica nel contesto della comunità autonoma dell’Andalusia (Sud della Spagna). Si stabilisce che, se effettivamente si vuole una scuola inclusiva che non fallisca, si devono realizzare progetti pedagogici interculturali con continuità nel sistema educativo, basati su principi che denunciano le ingiustizie e le disuguaglianze sociali, promuovendo pratiche e azioni riflessive e critiche, trasformando la scuola in uno spazio più democratico e partecipativo. Si deduce, che l’abbandono scolastico precoce e la dispersione scolastica siano problematiche socio-educative che hanno come destinatari i più deboli e/o emarginati, specialmente gli studenti con diversità funzionale e gli alunni di origine immigrata. A partire dagli studi sull’interculturalità nella scuola, da una ricognizione della più recente bibliografia e da una riflessione su di essa, in questo articolo si offrono proposte per contrastare attivamente l’abbandono precoce e la dispersione scolastica degli studenti di origine immigrata.
Parole chiave: educazione interculturale; abbandono scolastico; dispersione scolastica; inclusione.
Università degli Studi di Enna “Kore” (Italy)
La dispersione scolastica è l’esito di processi molto diversi e multidimensionali, taluni dei quali indipendenti dalle scelte degli alunni dispersi. Nella prima parte del contributo, la multidimensionalità, l’interdisciplinarietà, la teoria del disengagement e la prevenzione secondaria sono utilizzate quali coordinate di riferimento per analizzare la complessità del fenomeno. Nella seconda parte viene presentato il QRDS, Questionario sul Rischio di Dispersione Scolastica, strumento costruito sulla base degli assunti teorici e metodologici sopra richiamati, con lo scopo di fornire utili dispositivi ai docenti chiamati a mettere in atto azioni di intervento volte a prevenire e contrastare la dispersione scolastica.
Parole-chiave: abbandono scolastico; fattori di rischio; interventi di prevenzione secondaria; docente.
Università degli Studi di Napoli “Parthenope” (Italy)
Il presente articolo intende analizzare il tema della dispersione e dell’abbandono scolastico utilizzando una specifica chiave di lettura, ovvero la cruciale triangolazione dispersione/orientamento scolastico/ professionalità docente. Il costrutto complesso della dispersione scolastica ha visto negli ultimi decenni interrogarsi un’ampia letteratura alla ricerca di una maggiore comprensione del fenomeno e di modelli di azione tesi al suo contrasto. In questo quadro l’orientamento viene individuato come condizione fondamentale per prevenire ed affrontare la dispersione, abbracciando la prospettiva di una scuola che orienti, sostenga nelle scelte e motivi ad apprendere. Attraverso la formazione degli insegnanti è possibile trasformare l’identità pedagogica della scuola, in una direzione che contempli la problematicità e le complessità delle esperienze e mediante una didattica orientativa basata sulla partecipazione e sul coinvolgimento degli studenti.
Parole-chiave: dispersione scolastica; professionalità docente; orientamento formativo; apprendimento partecipativo.
Recientemente se ha implementado en Cataluña el Programa Escola Nova 21, auspiciado por la UNESCO, la Fundación Jaume Bofill, la Universidad Abierta de Cataluña y la Obra Social La Caixa, con el objetivo de acompañar a los centros educativos para desarrollar y compartir prácticas educativas avanzadas que doten al alumnado de las competencias necesarias para una vida plena en el siglo XXI. En el marco de este programa, este artículo analiza las prácticas, reconocidas como experiencias de éxito, llevadas a cabo en dos institutos de secundaria públicos para combatir y prevenir el abandono escolar prematuro y promover la continuación de los estudios postobligatorios, así como los factores más influyentes que inciden en el éxito de dichas prácticas y su posible transferencia a otros centros. Para ello, se han llevado a cabo observaciones, análisis documental y entrevistas en profundidad a miembros de los equipos directivos, orientadores del centro y docentes, y miembros de las juntas de AMPA.
Palabras claves: centros de secundaria; innovación educativa; inclusión socioeducativa; factores de éxito; factores de riesgo.
La dispersione scolastica e l’abbandono dell’istruzione e della formazione costituiscono per l’Europa un problema sociale ed educativo di grande rilevanza poiché sono legati a fenomeni come disoccupazione, emarginazione sociale, povertà, immigrazione. Le cause sono diverse, quali problemi personali e familiari, difficoltà di apprendimento, scarsa capacità delle scuole di intercettare i bisogni degli studenti e motivarli allo studio. Essendo un’emergenza comune, il problema della dispersione scolastica appare al centro delle politiche di istruzione e formazione promosse dai Paesi membri dell’Unione Europea, anche alla luce dei nuovi obiettivi della Strategia di Lisbona 2020.
Parole-chiave: dispersione; abbandono; formazione; educazione.
Negli ultimi anni, il numero di studenti con cittadinanza non italiana si è duplicato e le loro provenienza si sono estremamente diversificate, aumentando così considerevolmente il grado di complessità del processo di progettazione e attuazione di iniziative volte al sostegno dell’inclusione degli studenti stranieri. L’analisi di tale fenomeno consente di individuare nella mediazione interculturale in ambito educativo scolastico una pratica innovativa orientata all’inclusione di tali studenti e alla più generale coesione sociale.
Parole-chiave: studenti con cittadinanza non italiana (cni); mediatore; intercultura; inclusione; coesione sociale.
Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Le Nazioni Unite, l’Unesco e l’Unione Europea riconoscono l’inclusione come fattore primario per la crescita economica, politica e sociale e ciò ha un impatto significativo sulle politiche e sulle pratiche dell’educazione. I processi educativi sono strettamente connessi ai processi di sviluppo sociale e ciò implica una profonda riconfigurazione delle politiche educative, formative ed occupazionali in una prospettiva inclusiva. Nella misura in cui l’inclusione funziona come “mandato sociale” richiede di essere operazionalizzata definendo un piano di azione a lungo termine che implichi una strategia elettiva per contrastare l’esclusione sociale e l’emarginazione intesi come ostacolo allo sviluppo sociale. Ciò richiede di definire metodi, azioni, servizi, opportunità finalizzati a ridurre il rischio di esclusione e a garantire la piena partecipazione a tutte le forme di vita associata. In quanto è orientata a rimuovere tutti i tipi di barriere e di ostacoli alla piena partecipazione, questa strategia è anche preventiva sia nella prospettiva del benessere sociale sia in una prospettiva educativa, implicando l’intero contesto in azioni orientate a prevenire il rischio di esclusione.
Parole-chiave: inclusione; sviluppo sociale; educazione; prevenzione.