CFP vol. 1/2026

Call for papers vol. 1/2026

 

Logiche dei confini. Intrecci e scontri

A cura di Raquel Bouso (PO, Universidad Pompeu Fabra, Barcelona) e Francesca Greco (PhD, Hildesheim Universität)

 

I confini sono entità polivalenti e spesso paradossali dei quali, anche per questo motivo, sarebbe riduttivo e parziale parlarne al singolare. Geometricamente i confini vengono localizzati all’estremità(Euclide, Elementi; Aristotele, Metafisica V) di un qualcosa che a sua volta viene definito propriotramite i suoi confini. I confini aprono la cosa al mondo nel quale essa è presente e allo stesso tempo la rinchiudono in stessa separandola dall’esterno l’essenza al loro interno. In questo modo i confini mettono in crisi i concetti di continuità e discontinuità (Aristotele, Fisica VI) e diventano luogo di creatività e trasformazione (Nishida, Basho). I confini possiedono dunque una funzione schiettamente ontologica ma allo stesso tempo si prestano particolarmente bene alle più disparate analisi fenomenologiche di confini concretamente materiali (Simmel, Brücke und Tür), confini corporei (Merleau-Ponty, Phénoménologie de la perception), confini etici (Levinas, Totalité et Infini), confini linguistici (Wittgenstein, Tractatus Logico-Philosophicus), confini culturali (Anzaldúa, Borderlands / La Frontera: The New Mestiza), confini di genere (Oyèrónke Oyĕwùmí, The Invention of Women: Making an African Sense of Western Gender Discourses), confini razziali (Fanon, Peau noire, masquesblancs), confini coloniali (Gayatri Chakravorty Spivak, Can the Subaltern Speak?), etc.

Seguendo le linee di confine si possono scoprire nei loro solchi diverse ‘logiche’ che guidano le funzioni definitorie e operazionali, includenti-escludenti, dei particolari confini materiali, etici, politici,etc. Insieme al tracciare l’identità e l’alterità della cosa, nell’incisione scavata dai vari confini, differenti in forma e luogo, vengono tracciati modelli di determinazione e interpretazione, schemi di interazione e scambio, prototipi di comunicazione e narrazione e si stabiliscono meccanismi psicologici e dinamichesociali. Tramite queste logiche interpretiamo e agiamo nella realtà. Queste logiche, in risonanza con i loro oggetti, ovvero in questo caso i confini, sono da considerare tanto polivalenti e polimorfiche quanto gli oggetti cui esse sovraintendono.

Il presente numero di Scenari si propone di esplorare diverse logiche dei confini. Si invitano contributi di impronta sia storica che teoretica provenienti da diversi ambiti della filosofia come l’ontologia, la logica, la fenomenologia, l’etica, la filosofia politica, la filosofia delle religioni ed in particolare la filosofia interculturale.

 

Si accettano contributi da 30.000 fino ad un massimo di 40.000-45.000 batture, spazi e note a piè di pagina comprese, inclusi sia in italiano che in inglese titolo, abstract (minimo 500 massimo 1.000 battute), 5 parole chiave, indirizzo e-mail e breve biografia (minimo 500 massimo 1.000 battute).

Si accettano contributi in italiano, inglese, tedesco, francese o spagnolo.

Invitiamo gli autori e le autrici a fornire la bibliografia completa delle opere alla fine dell’articolosecondo il modello: Cognome, Nome, Titolo. Casa editrice: Luogo.” e ad utilizzare citazioni intratestuali in parentesi secondo il modello: (Cognome Anno, numero di pagina).

Per ulteriori chiarimenti di consiglia di consultare le pagine 7 e 8 delle Norme Editoriali.

 

I contributi devono essere inviati a: greco-francesca@outlook.it

Scadenza per l’invio dei contributi per la peer review: 15 dicembre 2025.

Notifica di accettazione: 1° febbraio 2026.

Consegna definitiva: marzo 2026.

Pubblicazione prevista: giugno 2026.