Abstract
L’obiettivo del presente articolo è ricostruire i legami che Dewey intrattenne negli anni della propria formazione (1859-1887) con le correnti statunitensi di indirizzo romantico ed hegeliano del suo tempo. Per questo, dopo una breve introduzione sul tema del problema interpretativo del deposito hegeliano permanente nella filosofia deweyana, l’articolo si concentra, sulle differenti fasi dell’educazione deweyana, seguendo gli spostamenti di Dewey tra le due università che questi ebbe modo di frequentare (l’università del Vermont e la Johns Hopkins University di Baltimora) e gli incontri che effettuò con i maggiori esponenti dell’idealismo e del romanticismo americano (J. Torrey, Harris, Morris). La seconda parte dell’articolo è dedicata invece al tentativo di individuare temi estetici in due lavori giovanili di Dewey – Kant e il metodo filosofico (1884) e la Psicologia (1887). L’intento finale è quello di mostrare come un approccio ibrido all’opera giovanile di Dewey (sia storico-biografico che teorico), ispirato alla teoria del deposito hegeliano permanente, possa aprire nuove possibilità di interpretazione dell’estetica di Dewey.
