Abstract
Prendendo in considerazione le opere di Heidegger e di Eraclito, questo articolo intende offrire una nuova lettura del principio di identità. Si discuterà come l'espressione tradizionale della legge di identità A=A possa essere considerata una formulazione riduttiva dell'esperienza dell'identità. Sostengo che il principio di identità può essere visto come un principio dinamico che può essere riconosciuto come il risultato di un movimento interiore sintetico. Pertanto, cercherò di combinare a) l'ontologia del primo Heidegger costruita sulla base della modalità; b) un'interpretazione del frammento 103 di Eraclito e della nozione di ξυνόν; e c) l'analisi di Heidegger del principio di identità. Attraverso questi passaggi concettuali, sarà possibile scoprire che la formula “A è A” nasconde un contenuto piuttosto complesso, che ci permette di considerare l'identità come il risultato sintetico di un'esperienza dinamica.