Beyond the Digital: The Virtuality of the Flesh in Merleau-Ponty’s The Visibile and the Invisible
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Parole chiave

Virtual, Digital, Merleau-Ponty, Phenomenology of the flesh, monism

Come citare

Ferro, F. (2024). Beyond the Digital: The Virtuality of the Flesh in Merleau-Ponty’s The Visibile and the Invisible. Scenari, (19). https://doi.org/10.7413/24208914157

Abstract

Questo articolo si propone di trovare, nel pensiero tardo di Merleau-Ponty, una definizione di virtuale che si allinei con gli ultimi progressi della tecnologia digitale, evitando al contempo una riduzione al regno digitale o una netta opposizione alla realtà. Il virtuale è considerato una caratteristica cruciale dell'ultima ontologia di Merleau-Ponty, in particolare ne Il visibile e l'invisibile, dove viene introdotto il “fuoco virtuale” o “centro virtuale” della carne. L'argomentazione sostiene che il monismo della carne di Merleau-Ponty si traduce in una visione dinamica della virtualità, con significative implicazioni ontologiche che rimodellano il rapporto tra digitale e analogico. Il concetto di virtuale di Merleau-Ponty è definito da diverse caratteristiche chiave: si applica a una prospettiva monista della realtà, a una relazionalità dinamica tra poli dialettici e al tessuto della realtà. Questa interpretazione del virtuale implica una divergenza dal digitale, poiché la virtualità appartiene all'intero spettro della realtà.

https://doi.org/10.7413/24208914157
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