Abstract
Molte delle idee che hanno dato origine alla crescita del sapere contemporaneo hanno richiesto tempi lunghissimi di maturazione e sono diventate realtà solo grazie alla contingente coesistenza di percezione e immaginazione, di senso della realtà e senso della possibilità, di inventiva individuale, di contesti di domanda favorevoli, di ambienti culturali, sociali e istituzionali ricettivi. Per verificare la concretezza e l'efficacia delle visioni di lungo periodo, quelle che hanno una consistenza fatta di coerenza e rigore, ma anche di immaginazione, incertezza e rischio, e che si spingono troppo in là nel tempo per essere valutate con criteri di rendimento diretti e immediati, in cui il rischio è calcolabile, possiamo utilmente ricorrere al meccanismo del feedback, alla base della cibernetica. Tenendo insieme, in costante tensione reciproca, e utilizzando alternativamente il senso della possibilità, orientato al lungo termine, e il senso della realtà, o più precisamente dell'efficacia, che si riferisce al “qui” e all'“ora”, quest'ultimo può essere utilizzato come strumento di controllo intermedio, regolato appunto dal feedback, di visioni e strategie che guardano a un futuro più lontano. Il paradigma dei gemelli digitali insegna operativamente a fare proprio questo: modelli matematici, Big Data e sofisticati algoritmi di Intelligenza Artificiale permettono di costruire l'iper-realtà del Metaverso, una dimensione virtuale parallela, ricostruibile con grande accuratezza e realismo, e che deve essere utilizzata non per evadere dalla realtà, e nemmeno per scopi puramente ludici, ma per ragionare in modalità predittiva, verificando ex ante la validità delle decisioni prese e delle scelte effettuate.