Abstract
L’intento di questo saggio è provare a dimostrare che la tecnologia non
è, come solitamente si ritiene, un prodotto della nostra intelligenza, ma
il contrario, e cioè che l’intelligenza umana è un prodotto della tecnologia.
Seguendo le idee proposte dalla Material Engagement Theory e dalla
Radical Embodied Cognition, proverò a dimostrare perché i concetti di
mediazione e retroazione mediale siano utili se vogliamo capire il modo
in cui le tecnologie esercitano la loro influenza su di noi. In particolare,
lo scopo del saggio è presentare le immagini come studio di caso, esplorando
come l’arte preistorica possa aver contribuito all’insorgere delle
abilità rappresentazionali umane moderne. In altre parole, Homo sapiens
non ha l’abilità di dipingere perché può creare immagini nella sua mente,
semmai, può creare tali immagini perché ha imparato a dipingere nel
corso della sua evoluzione.