Metapsychologica - rivista di psicanalisi freudiana

Ultimo numero

N. 1 (2024)
Pubblicato il dicembre 18, 2024
Finalità o finalismo

Editoriale – Metapsychologica – Rivista di psicanalisi freudiana, vol. 2024/1

Il presente volume di Metapsychologica raccoglie gli atti del convegno "Finalità o finalismo. Percorsi epistemologici attorno alla «causa finale» a partire dalla psicanalisi", tenutosi a Milano il 18 e 19 ottobre 2023. Un convegno che, già dal titolo, segnala un’urgenza teorica: quella di tornare a interrogare il concetto di causa finale nel contesto attuale della riflessione scientifica e psicanalitica.

È dalla riflessione sulla teoria delle quattro cause aristoteliche che Edoardo Toffoletto, nella sua introduzione, muove il passo iniziale, segnalando un paradosso: quello per cui la causa finale, lungi dall’essere una mera “aggiunta” filosofica, coincide con la natura stessa. Il volume non si limita a un’esegesi storica, ma si confronta con la sfida più radicale: quella di comprendere se, e come, oggi sia ancora possibile pensare la finalità – in psicanalisi, nella biologia, nella cosmologia, nell’economia – senza ricadere in un finalismo ingenuo o in un riduzionismo meccanicista.

Il volume si compone di sei contributi che articolano il tema con rigore e ampiezza.

Silvana Dalto critica il concetto di intenzionalità in Husserl, mettendolo a confronto con il modello pulsionale freudiano. Per Husserl l'intenzionalità come finalità consiste in un legame originario e indissolubile del soggetto con il mondo;  mentre un confronto con la nozione freudiana di pulsione consente di evidenziare le implicazioni cognitive, gnoseologiche ed etiche del fatto che in origine la pulsione è senza oggetto. Ne deriva che anche l'idea del soggetto trascendentale che è alla base della fenomenologia husserliana, ridotto a un fascio di meccanismi percettivi senza vere mozioni interne, è del tutto inadeguata.

Franco Baldini, nel primo dei due contributi inclusi nella rivista, rinviene nel concetto freudiano di pulsione una vera e propria anatomia della finalità così come essa si esprime nell'atto vitale; Baldini naturalizza il concetto di fine, recuperando  aspetti dell'antica causa finale aristotelica, alla luce delle più attuali concezioni  scientifiche.  Il secondo contributo è invece un esame del concetto di realtà esterna; Baldini svolge una critica approfondita dei principali errori teorici di Lacan relativi ai concetti di realtà esterna, reale, realtà psichica, rappresentazione ecc., sottolineandone l'inconcludente idealismo. Baldini evidenzia inoltre molte rilevanti implicazioni della teoria freudiana, tra cui una integrazione significativa della teoria della rappresentazione, ma anche una revisione del triangolo semiotico, modificato sulla base delle indicazioni freudiane; e ancora molti altri aspetti che danno luce  alla modernità e alla lungimiranza, oltre  che alla pregnanza clinica, delle posizioni teoriche freudiane, per tutti coloro che perseverano nel vedere in Freud un pensatore obsoleto.

Pierpaolo Cesaroni e Marco Ferrari, in un lavoro dal forte impianto epistemologico, analizzano il tentativo della cibernetica di recuperare la teleologia in chiave scientifica. Tuttavia mostrano come tale tentativo si areni su un’impasse epistemologica: la finalità è reintrodotta, ma solo al prezzo della sua sterilizzazione. Il vivente, la macchina e la società appaiono allora come ambiti distinti ma connessi in cui la finalità resiste alla formalizzazione.

Maria Vittoria Ceschi propone un’originale riflessione sull’economia, mettendo a confronto Keynes e Freud. L’attesa economica, tradizionalmente concepita in termini di razionalità strategica, viene qui ripensata attraverso le nozioni di convenzione e animal spirits, che trovano un’inedita risonanza nel concetto freudiano di pulsione. Un contributo che apre uno spazio teorico per una naturalizzazione non riduzionista dell’economia delle aspettative.

Edoardo Toffoletto chiude il volume con un saggio che costituisce un tentativo esplicito di fondare una critica freudo-marxista dell’economia politica. L’economia libidica viene indagata tanto sul piano soggettivo quanto su quello collettivo, in un’analisi che mette in questione il paradigma normativo della psichiatria contemporanea (con particolare riferimento al DSM-5), e rilancia il concetto freudiano di sublimazione come chiave interpretativa del capitalismo contemporaneo.

Nel loro insieme, questi contributi offrono una riflessione a più voci su un tema che tocca il cuore stesso del pensiero: la possibilità di pensare il telos – la fine, lo scopo – senza cedere né all’idea di un disegno preordinato né al determinismo cieco. La psicanalisi nel suo rigore teorico mostra ancora una volta la propria capacità di interrogare le categorie fondanti del sapere, in un dialogo fecondo con la filosofia, la scienza e l’economia.

A tutti gli autori, e ai lettori che vorranno confrontarsi con questi percorsi di pensiero, va il nostro più sincero ringraziamento. In un tempo in cui la rapidità sembra vincere sulla profondità, Metapsychologica continua a scommettere sulla complessità.

Il Direttore, Silvana Dalto
Metapsychologica – Rivista di psicanalisi freudiana

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