La cultura decoloniale fra passioni, riti e assoluzioni. Indagine sul paesaggio cognitivo del Tropenmuseum
Abstract
La cultura decoloniale ha un chiaro carattere semiotico, la cui identità è evidente nella ricorrenza di temi, tropi narrativi e operazioni semiotiche. Analizzando una sezione della mostra “La nostra eredità coloniale”, esposta al Tropenmuseum di Amsterdam, verranno evidenziati gli aspetti chiave della cultura decoloniale. Con uno sguardo semiotico, propongo una riflessione sulla cultura decoloniale in senso morfogenetico, tipologico, topologico e narrativo, sottolineando il valore euristico di pensare al testo museale decoloniale come un ‘paesaggio cognitivo-passionale’. I paesaggi decoloniali evocano la necessità di riorganizzare l’accoppiamento strutturale che ci lega al nostro mondo-ambiente. Sono paesaggi di colpa, vergogna e responsabilità in relazione a situazioni di emarginazione sociale e sfruttamento, che, modellando patemicamente il visitatore, gli offrono la possibilità di una redenzione rituale dalla colpa preliminarmente denunciata.