Verso un socialismo delle distanze? Idioritmie e progettazioni sociali tra Rossi-Landi e Barthes
Abstract
In questo articolo proporrò un dialogo tra Ferruccio Rossi-Landi e Roland Barthes. Prendendo le mosse dal rapporto individuo/società, analizzerò il concetto barthesiano di “dieta” – inteso come “regime di vita” – in relazione al concetto di “programma” – inteso da Rossi-Landi come qualsiasi forma di “semiosi organizzata”. Questo parallelismo sarà ulteriormente sviluppato confrontando il concetto di “ritmo” – interpretato da Barthes come forma in movimento – con il concetto di “riproduzione sociale” – definito da Rossi-Landi come la forma in divenire di ogni società.
Nel suo corso Comment vivre ensemble (1977-1978), Barthes ha considerato l’idioritmia come fondamento per un utopico socialismo delle distanze. Partendo da questa idea, proverò a leggere l’idioritmia come una forma sociale basata sulla relazione disinteressata con l’altro; cioè, una forma sociale basata sul concetto rossi-landiano di “eccedenza”: la capacità umana di trascendere la programmazione sociale creando nuove forme di semiosi.