Come creare insieme. AI-generated images e intersezioni possibili tra umano e artificiale
Abstract
Da un po’ di tempo l'intelligenza artificiale sta riapparendo nella narrazione mediatica con una propria agency. Esempi significativi sono i generatori di arte AI come Dall-E, Stable Diffusion e Midjourney, in grado di creare immagini originali a partire da input testuali: mentre alcuni vedono in queste tecnologie delle nuove protesi per il processo creativo umano, altri percepiscono il pericolo che le immagini generate possano minare la creatività stessa, con il rischio che pittori, fotografi e illustratori vengano sostituiti da nuovi soggetti macchinici.
Oltre a riflettere sulla natura della creatività, sia umana che sintetica, tema su cui il dibattito è ancora aperto, ci sembra interessante esaminare più da vicino le diverse relazioni tra soggetti umani e non umani che questi nuovi dispositivi rendono possibili, insieme a nuove forme di intersoggettività e interoggettività, così come l'idioritmia intesa come “mise en commun des distances” (Barthes).
Un punto di osservazione privilegiato per esplorare le possibili intersezioni tra umano e non umano, e tra creatività “nativa” e generatività artificiale, è quello della sperimentazione artistica contemporanea, già consapevole della pervasività degli strumenti digitali nella creazione di immagini e sempre più interessata a confrontarsi con l'intelligenza artificiale. Partendo da una panoramica di progetti mediatici e artistici che trattano in vari modi le tecnologie generative, questo contributo si propone di analizzare i dispositivi di generazione di immagini AI in termini degli effetti di significato che producono e dei diversi regimi del visibile che implicano, attraverso i molteplici equilibri tra umano e artificiale che rivelano.