Spazi di creazione collettiva. Le case museo di Giacomo Balla e di Lina Bo Bardi
Abstract
Questo lavoro indaga su due case museo storiche dedicate a creativi eclettici: Casa Balla, la residenza di Giacomo Balla a Roma, e la Casa di Vetro, la casa di Lina Bo Bardi a San Paolo. Entrambi hanno integrato i loro studi creativi negli spazi domestici, condividendoli con altri appassionati di creatività e arte. In entrambi i luoghi, due dimensioni si intrecciano: vivere e creare, riposare e lavorare, spazio familiare e spazio sociale. La nostra ricerca esplora come le configurazioni spaziali di questi musei incarnino le distinte visioni creative dei loro ex abitanti. Metodologicamente, abbiamo identificato varie opposizioni plastiche e spaziali, oltre a categorie estesiche e ritmiche, che costituiscono l’organizzazione sensibile degli spazi espositivi. Mentre la spazialità di Casa Balla riflette un modo di creare caratteristico di un’estetica della sperimentazione, la Casa di Vetro incarna un modo di creare caratteristico di un’estetica razionale-funzionalista.