Struttura narrativa, stress percettivo ed effetti di senso nella seconda sequenza di Saving Private Ryan

  • Piero Polidoro

Abstract

L’articolo si propone di analizzare la seconda sequenza di Saving Private Ryan, unanimemente considerata uno spartiacque e un punto di riferimento del cinema di guerra contemporaneo. Partendo da una scomposizione completa di questa e di altre sequenze rilevanti, si vuole mostrare come la sequenza abbia una struttura narrativa molto complessa e articolata.L’analisi riguarderà anche gli aspetti percettivi legati alla visione della sequenza, sulla base di una teoria delle tensioni e dei ritmi testuali. L’obiettivo è quello di evidenziare come il livello narrativo e quello percettivo, anziché essere in competizione, cooperino nella creazione dell’effetto testuale, a volte in modo complementare, a volte rafforzandosi a vicenda. Nel caso specifico della sequenza analizzata, questa interazione fa sì che lo stress fisico dovuto all’esperienza percettiva generi effetti di significato che si trasmettono ad altri livelli (figurativo, narrativo) del testo.                                                            

Pubblicato
2024-06-05
Come citare
Polidoro, P. (2024). Struttura narrativa, stress percettivo ed effetti di senso nella seconda sequenza di Saving Private Ryan. E|C, (40), 46-58. Recuperato da https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/ec/article/view/4058
Sezione
Immagini di battaglia