Sensi, narrazioni, passioni di una figura cinematografica

  • Giacomo Tagliani

Abstract

La battaglia può essere concepita come una figura cinematografica per eccellenza. Come altri oggetti che hanno avuto una funzione metonimica per l’arte cinematografica – il treno, ad esempio – anche la battaglia sembra condividere molti tratti distintivi con il linguaggio cinematografico, diventando potenzialmente un vero e proprio “oggetto teorico”. Attraverso l’analisi di Napoléon (1927) di Abel Gance, Alexander Nevskij (1938) di Sergej Ejzenštejn e Dunkirk (2017) di Christopher Nolan, il saggio intende mostrare come la battaglia sia stata utilizzata come occasione specifica per sperimentare salti tecnici e formali nel linguaggio cinematografico orientati a rappresentare con sempre maggiore efficacia la dimensione significativa dell’evento. Analizzare le rappresentazioni della battaglia nei film sembra quindi un modo proficuo per rivalutare la storia del cinema e ripensare il suo rapporto con il sistema delle arti e delle immagini del suo tempo.                                                    

Pubblicato
2024-06-05
Come citare
Tagliani, G. (2024). Sensi, narrazioni, passioni di una figura cinematografica. E|C, (40), 21-33. Recuperato da https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/ec/article/view/4056
Sezione
Immagini di battaglia