La guerra come genere. Uno sguardo in pittura

  • Isabella Pezzini

Abstract

Fin dall’antichità, la guerra, e in particolare il suo evento cruciale, la battaglia, sono stati considerati anche come uno spettacolo: commemorativo e celebrativo, in ricordo del sangue costato alla propria storia/identità; del proprio valore; dell’orgoglio della propria stirpe. Oppure uno spettacolo illustrativo-didattico utile a fissare i momenti cruciali di una battaglia passata o imminente, a illustrare episodi storici, mitologici e biblici, ad addestrare all’arte della guerra e a preparare i futuri combattenti e a mantenere viva la loro prontezza e il loro coraggio L’osservazione della diffusione della pittura di genere su questo tema lo conferma, ci aiuta a distinguere i tratti ricorrenti di una cristallizzazione dell’evento, distribuita in elementi riconoscibili, di una sua grammatica formale progressivamente sganciata dai reali fatti d’arme, e caratterizzata da un forte carattere di decorazione e ornamento, per quanto questo possa apparire straniante alla nostra sensibilità. L’occasione di questo saggio è utile anche per una riflessione più ampia sul concetto di genere in pittura, sub specie semiotica.

Pubblicato
2024-06-05
Come citare
Pezzini, I. (2024). La guerra come genere. Uno sguardo in pittura. E|C, (40), 7-20. Recuperato da https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/ec/article/view/4055
Sezione
Immagini di battaglia