La materialità del digitale: forme dell’archivio dall’hardware all’interfaccia

  • Marco Giacomazzi

Abstract

L'articolo esamina la pervasività delle tecnologie digitali, la bonifica dei media tradizionali e l'emergere di un nuovo insieme di pratiche, attori, conoscenze e linguaggi che si basano su uno spazio apparentemente virtuale, ma che sono profondamente radicati nelle reti informatiche, nei codici dei programmi e nei server materiali. Verrà sottolineata l'importanza di un approccio materiale alla creazione di significato nel contesto digitale, con particolare attenzione all'interazione con le tecnologie mediali. L'articolo sostiene che l'impressione di immaterialità associata alle tecnologie digitali non è semplicemente una riconfigurazione della tangibilità dei media tradizionali, ma piuttosto una riorganizzazione dell'agenzia semiotica generata dalla stessa tecnologia mediale digitale. L'articolo sottolinea la necessità di considerare il significato dei segni materiali e l'agenzia associata, insieme alla reintroduzione di principi epistemologici provenienti dalla semiotica degli oggetti tecnici. La teoria del coinvolgimento materiale sottolinea l'importanza dell'interazione come momento partecipativo nell'emergere del significato. Sulla base di questi presupposti teorici, l'obiettivo è stabilire le basi per una semiotica delle tecnologie mediali che eviti il determinismo tecnologico.

Pubblicato
2023-11-14
Come citare
Giacomazzi, M. (2023). La materialità del digitale: forme dell’archivio dall’hardware all’interfaccia . E|C, (39), 250-262. Recuperato da https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/ec/article/view/3417