Protuberanze. Materialità e funzione testimoniale in Apocalisse nel deserto di Werner Herzog
Abstract
Nel film Apocalisse nel deserto (Lektionen in Finsternis 1992) Werner Herzog esplora il paesaggio del Kuwait devastato dai pozzi di petrolio in fiamme lasciati dall'esercito iracheno in ritirata alla fine della prima guerra del Golfo. Il regista, tuttavia, combina queste straordinarie immagini documentarie con un testo apocalittico che non fa alcun riferimento esplicito al contesto specifico e alle ragioni politiche del conflitto. Per questo motivo, diversi critici e spettatori hanno accusato il regista di aver realizzato la cosiddetta “estetizzazione della guerra”. L'articolo discute queste accuse per mostrare come il film testimoni in realtà aspetti specifici del conflitto attraverso le proprie strategie semiotiche e, in particolare, come l'emergere della materialità, sia nel corpo dei civili che nel paesaggio, sia il modo attraverso cui l'impatto traumatico della guerra sulle vittime riacquista una visibilità che era programmaticamente assente dalle narrazioni dei media.