Schiume, polveri, saponi: i materiali dell’igiene nell’immaginario pubblicitario
Abstract
Attraverso l'osservazione di un corpus di spot pubblicitari di prodotti per la pulizia - in particolare detersivi -, l'obiettivo del seguente lavoro è quello di esaminare se e come le trasformazioni materiali inscritte nella rimozione dello sporco contribuiscano a dare forma a valori quali la purezza e la contaminazione.
Questo lavoro parte dal punto di vista dell'idea dell'antropologa Mary Douglas di sporco come disordine, ma anche dal presupposto che il senso comune e le pratiche quotidiane permettono alla semiotica di esplicitare le proliferazioni di significato a riguardo che circolano nella nostra cultura. In questo senso, la ricerca ipotizza che nella lotta allo sporco messa in scena dalla pubblicità esistano logiche di pulizia legate sia alla materialità e alla consistenza dello sporco sia alle forme di rimozione delle impurità.