Spazialità e materialità urbane: incontri e dialoghi per un’analisi topologica delle nuove risemantizzazioni post-pandemiche
Abstract
Durante la pandemia, la spazialità urbana è stata coinvolta in nuove dinamiche costitutive responsabili di agire sulla sua identità e sul suo valore semantico, in quanto implicata in nuovi e inevitabili processi di risemantizzazione. Il periodo storico in cui viviamo richiama quindi la necessità di ripensare oggi gli spazi come il prodotto di nuove traduzioni, nate per rimodellare il legame tra città e natura, per valorizzare nuove relazioni tra umani e non umani, tra cittadini e spazio esterno; quest'ultimo pensato come meno inquinato, più vicino e per questo promotore di uno specifico effetto della natura, attraverso l'inserimento di nuovi oggetti resi ecosostenibili dalla loro stessa materialità (come nel caso del legno). Attraverso l'analisi di tre nuovi spazi della città di Palermo, l'obiettivo di questo studio sarà quindi quello di indagare semioticamente come le attuali forme di materialità urbana mettano in moto una serie di processi che agiranno nella costituzione identitaria del nuovo immaginario urbano post-pandemico.