Abstract
Anche nel passato l’atomo è presente attraverso le sue metafore. L’articolo mette a fuoco quella della fine del mondo che nel pensiero medievale acquista uno spazio particolarmente fertile: il ricorso al mito funge da meto-do di comprensione e da strumento di potere attraverso la letteratura e la storia. La fine del mondo arturiano e quella dell’unione fra Oriente e Occidente rinviano a sce-nari immaginari e reali in una unità non ancora infranta dai fanatismi. Non solo la guerra (La mort le roi Artu e la Història de Jacob Xalabín, ma anche l’Amore può essere vissuto come apocalisse (Ausiàs March).