Abstract
Il contributo propone un’introduzione al tema della lunga scia delittuosa che nelle religioni monoteistiche si esplica nella malvagia invidia di Caino, nella autocoscienza greca. In realtà, abbandonato il mito del padre Dio, già agli albori della tragedia, rivela la continuità della storia nella doppia valenza di genere e di tematica. È nella famiglia l’ossessione del male e si tratta di un’ossessione che dal mondo classico giunge quasi intatto alla modernità senza perdere un punto nella sua crudeltà inutile.