Abstract
L’articolo intende mettere in luce il rapporto fra Marcel Proust e Virginia Woolf, autori in apparenza estremamente dissimili. Entrambi cercano di definire, nelle loro opere, dimensioni e modalità della percezione umana: tale caratteristica è analizzata nell’articolo ricorrendo a esempi tratti dalla Recherche proustiana e dai romanzi come dai saggi woolfiani, con particolare riferimento a The Waves; nelle lettere e nei diari di Virginia Woolf vengono rintracciati i punti salienti in cui l’autrice esprime le sue reazioni emotive e riflessive alla lettura del ciclo romanzesco proustiano.
