Risposta alla Memoria sulla «psicanalisi laica» dei proff. Dazzi e Lingiardi

Abstract

Questo articolo mostra l’infondatezza delle obiezioni di legittimità mosse alla SPF dai proff. Dazzi e Lingiardi, in merito alle sue posizioni sulla legge cosiddetta «Ossicini», che interpreterebbe l’esercizio della psicanalisi freudiana come quello di una psicoterapia sanitaria. Certamente la psicanalisi freudiana è ben lungi dalla disciplina scientifica che Freud aveva lasciato, ridotta oggi a un coacervo di pratiche con orientamenti al suo interno incommensurabili e alla coesistenza nella teoria di vecchi e nuovi concetti spesso tra loro contraddittori: oggi esistono le psicanalisi e non più la psicanalisi. Così la SPF rivendica tra tutte le psicanalisi esistenti di poter praticare quella fondata da Freud, ed è ben lontana dall’accreditare come autenticamente psicanalitico molta parte di ciò che i suoi obiettori pretendono che la psicanalisi sia. Per quanto attiene alla differenza tra psicanalisi e psicoterapia, che è il nodo centrale dell’appartenenza o meno alla legge, la SPF non ottenendo dai suoi detrattori una definizione di psicoterapia adeguata alla concezione freudiana, chiarisce allora i criteri che differenziano la psicanalisi dalle psicoterapie. Infine gli standard di formazione per la SPF sono quelli della tradizione freudiana, ossia quelli richiesti dalla psicanalisi come disciplina autonoma.